Teachers' appreciation week

Non so se si faccia anche in Italia o se lì siate legati più che altro al famoso "regalo di fine anno" per le maestre. Ma qui in California è proprio questa la teachers' appreciation week
Si tratta di una settimana in cui i bambini e soprattutto le loro famiglie dimostrano la loro riconoscenza ai maestri dell'asilo - e delle elementari almeno - per tutto il lavoro che fanno durante l'anno. 
Io ho scoperto questa cosa mentre lavoravo a San Francisco in una scuola italiana. Per una settimana intera siamo stati sorpresi e coccolati dai genitori dei nostri bambini con regali, prelibatezze culinarie lasciate nella stanza delle riunioni... Addirittura un giorno hanno fatto venire una massaggiatrice, che è rimasta tutto il giorno a scuola per offrire a noi insegnanti un massaggio di 10 minuti ciascuno, che ancora ricordo come un salvavita per spalle e collo durante una faticosa giornata lavorativa! 
Quest'anno, da mamma, sono stata io a proporre alla comunità di genitori dell'asilo di Tegolina di raccogliere dei soldi per fare dei bei regali ai nostri maestri. 
Onestamente mi aspettavo di trovarmi a gestire 5 o 6 genitori... e invece hanno aderito praticamente tutti e così sono state 20 le famiglie interessate. Non vi racconto i dettagli del lungo brainstorming che c'è stato via email tra le 20 mamme coinvolte per riuscire a definire il regalo... (la prossima volta lasceremo fare ai papà che sono certa in 2 email in tutto si metteranno d'accordo). Fatto sta che questo sotto nella cesta è stato il risultato finale: vino, buoni per una giornata in una Spa e carte prepagate per i nostri maestri.

Regali per i maestri
C'è un'altra cosa che mi preme dire qui oggi, di reazione ad alcuni dei commenti che ho letto nel mio post su Facebook.
Perché fare il regalo ai maestri? 
Sono tanti i motivi e li voglio dire qui perché credo siano davvero importanti e li voglio lasciare correre per la rete...  
La teachers' appreciation week rappresenta per me l'occasione per dire GRAZIE ai maestri per tutto il lavoro che fanno prendendosi cura dei nostri bambini. Loro - che vedono mio figlio più ore al giorno di quanto lo veda effettivamente io - si prendono cura di lui, lo ascoltano, lo coccolano, lo vedono interagire coi suoi pari, intervengono in caso di bisticci, gli propongono milioni di attività diverse che stimolano il suo sviluppo cognitivo, emotivo e fisico... Loro pianificano il loro lavoro, hanno una visione in mente e una missione che portano avanti prendendosi cura delle nostre generazioni future. 
E più piccoli sono i bambini e più importante è il lavoro che questi maestri fanno ogni giorno... E' infatti proprio nei primi tre anni di vita del bambino che avvengono le tappe fondamentali, quelle che pongono le fondamenta per uno sviluppo armonico dell'individuo (interessante questo articolo in Neuropsicomotricista). In questi primi anni specialmente, ma anche per tutti gli anni dell'infanzia, è davvero essenziale per un bambino trovarsi in un ambiente che possa favorire il suo sviluppo cognitivo, emotivo e fisico. Quindi gli asili non sono parcheggi, ma sono luoghi fondamentali per lo sviluppo personale di ogni essere umano! E dire grazie ai maestri è importante perché sono loro a creare ogni giorno un ambiente in cui i nostri bambini possono fiorire. 
L'attenzione che dimostrano verso i bambini, la passione per quello che fanno, gli sforzi e la fatica che costa loro tutto questo lavoro sono davvero impagabili e non ci sarà regalo all'altezza di tutto ciò. Ma dire grazie significa rendere felici i maestri! 
E' felice un maestro che vede riconosciuto e apprezzato dalla società il suo lavoro e il valore del suo lavoro. 
Un maestro felice sa che sta facendo la differenza non sono nella sua classe ma anche nella vita di questi bambini. 
Un maestro felice è un maestro che porta entusiasmo nella sua classe. 
Un maestro felice riesce a continuare a fare il suo lavoro sentendosi supportato dalle famiglie dei bambini. 
Dire grazie significa riconoscere tutto questo... significa riconoscere quanto importante sia per noi che questi maestri si stiano prendendo cura dei nostri bambini ogni giorno, per tutto il giorno. 
E significa anche dimostrare ai nostri figli quanto apprezziamo il lavoro di queste persone. Significa cambiare la società, che tende a sminuire l'importanza degli insegnanti... significa lasciare perdere il superfluo per guardare a ciò che conta sul serio.
Non so come sia in Italia, ma qui i maestri non guadagnano bene. Hanno uno stipendio normale, che permette di arrivare a fine mese, sì, ma non è che "fanno i soldi". Per questo dire grazie significa dire: "Non sono d'accordo con la società che non riconosce il tuo lavoro, io vedo quello che fai ogni giorno, vedo come ti prendi cura del mio bambino, vedo i tuoi sforzi e il tuo impegno nel portare avanti la tua missione". E il regalo o il contributo monetario che generalmente si offre per Natale o in occasione della teachers' appreciation week può davvero fare la differenza per questi maestri che si possono permettere in queste occasioni di togliersi qualche sfizio. Ed è un modo gentile anche per dire: "Ti prendi cura tutti i giorni di mio figlio... oggi prenditi cura di te, del tuo benessere, della tua salute, della tua felicità". 
Ci sono poi maestri bravi e maestri meno bravi e io lo vedo attraverso il mio bambino: è lui quello che sa e può giudicare il loro lavoro. Ma il punto non è questo... il punto è che un maestro felice io credo faccia il suo lavoro comunque meglio di un maestro infelice, che si vede giudicato e disprezzato. Ecco, mi sembra che abbiamo bisogno di più persone felici che facciano il loro lavoro con gioia, tanto più se sono educatori che si prendono cura delle nostre generazioni future...

Curiosa di leggere i vostri commenti

Buona teachers' appreciation week!       

Commenti

Unknown ha detto…
sono pienamente d'accordo con ogni idea espressa in questo post dall'importanza del lavoro alla felicità. Complimenti
Unknown ha detto…
sono pienamente d'accordo con ogni riflessione di questo post dall'importanza dell'insegnamento neiprimi anni di vita alla felicità e riconoscimento del lavoro dei maestri. Brava
Anna Bernasconi Art ha detto…
Hai ragione, dando felicità si innescano meccanismi felici... e viceversa.
Io non vivo l'ambiente scolastico quindi non posso esprimermi e raccontarti per certo come va qua, posso solo dire che quello che hai raccontato tu è molto bello e dovrebbe essere la normalità. 😊

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