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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Della sfiga degli expat

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La vita da expat non è sempre tutta rose e fiori e, quando si è un'expat, il cerchio delle persone su cui si può contare nel momento del bisogno è davvero ristretto. Da Foliforum.it Nelle ultime tre settimane - ma in realtà dall'inizio di quest'anno - la Maison Jaune e tutti i suoi abitanti stanno attraversando tempi bui, colpiti da una sfiga dietro l'altra. Qualcuno di recente mi ha suggerito di andarmi a fare benedire, cosa che ritengo quasi necessaria ora! Due settimane fa vado al parco con Tegolina in bici. Trascorriamo un bel pomeriggio all'aperto e quando lui è stanco morto, lo rimonto sul sellino dietro alla mia bici, appoggiata ad un cancello, e tolgo il lucchetto. Nel farlo, la bici si sbilancia e sta per cadere, col pargolo di ormai 15 kg seduto dietro. Per bloccare la rovinosa caduta della bici ed evitare così che mio figlio muoia spiaccicato sul cemento, da in piedi, faccio una torsione del busto fermando la bici col fianco. Sento schioccare almen

Lo yoga a San Francisco "è cultura"

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Napoli, maggio 2013.  Nel quartiere di Spaccanapoli ci infiliamo in un panificio per prendere qualcosa per il pranzo. Appoggio il portafoglio sul bancone ricevendo quelle prelibatezze che la panettiera mi porge, dopo di che, lo infilo distrattamente nella borsa. La panettiera mi dice di fare attenzione, i borseggiatori sfilano facilmente i portafogli dalle borse dei turisti, e mio marito le chiede: "E lei come fa a saperlo?". La panettiera risponde: "Signo'... è cultura!". San Francisco, marzo 2015.  A San Francisco ciò che "è cultura" è lo yoga. U n po' come il calcio da noi, si comincia a praticarlo sin da piccini (i primi corsi, giuro, cominciano a 2 anni!). E poi lo yoga rimane nella vita di molti, come una sorta di "pratica di base" che rientra tra gli impegni settimanali aggiungendosi alle varie attività, sportive e non.  Doveste passare da San Francisco, vi capiterebbe spesso di incrociare persone a piedi o in bici col materas

Non sono tutte rose e fiori! # 2

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Qualche tempo fa vi raccontavo qui delle zone pericolose di San Francisco, dei quartieri da evitare possibilmente di giorno o di notte e delle sparatorie che ogni tanto accadono, purtroppo.  Ma ci sono anche problemi più leggeri (e comunque rognosi) che affliggono chi, come me, vive a San Francisco: parliamo dei parcheggi, per esempio. Vi sono diversi tipi di parcheggi in città. Quelli a pagamento costano un accidenti: potrebbero chiedervi anche 25$ per qualche ora nel downtown o attorno allo stadio del baseball (At&T Park) alla sera, eppure a volte vale persino la pena di pagarli quei soldi pur di risparmiarsi una multa di almeno 70$!    Foto presa da Findingthesweetspot.com Per trovare un parcheggio più economico io di solito consulto una delle app nel telefono ( BestParking o SFpark , giusto per dirvene due) che indicano i parcheggi nei dintorni e i rispettivi prezzi per la sosta all'ora o giornaliera e poi scelgo il più conveniente.  Nell'area del downtown i pa

Voci italiane a San Francisco # 5

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A volte facebook ci offre l'occasione per conoscere virtualmente delle persone dall'animo gentile ed è proprio così che ho conosciuto Lorena, una persona assai cordiale e di buon cuore. O ggi ve la voglio present a re nella quinta puntata della mia rubrica "Voci italiane a San Francisco". Lorena non vive a San Francisco ma viene spesso qui e per questo ho pensato di inv itarla in questo spazio : penso possa offrirci un punto di vista particolare - da turista appassionata - sulla citt à . Ma non mi dilun go ulteriormente e lasc io a lei la parola... Puoi presentarti brevemente? Mi chiamo Lorena e, assieme a mio marito, ci siamo trasferiti da Montepulciano (SI) a Reno in Nevada per aprire un negozio di prodotti alimentari italiani ( www.bellaitalia-store.com ). Niente bimbi, ma ci stiamo lavorando ;-) pero` almeno abbiamo un sacco di amici e 2 gatte!! Qui ci siamo trovati benissimo e abbiamo iniziato ad implementare i servizi offerti, inserendo traduzi

Nel mezzo del cammin di nostra vita

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Sono sopravvissuta agli anni di Cristo, ma adesso mi salta fuori Dante che pare avesse proprio 35 anni quando s'incamminò per la sua selva oscura.   Ed eccomi qui anch'io alla soglia dei miei primi 35 anni.  Dante, Divina Commedia (Londra, British Library) Oggi, 7 marzo 2015, festeggio... beh, "festeggio"... non è che proprio festeggio.  35 anni mi sembrano davvero tanti, troppi, per festeggiare. E mi dico pure: "Che poi, che cosa ci sarà mai da festeggiare?" Scusate ma questa cifra è evidentemente troppo alta per me, mi fa paura. C'è poco da fare... E non sforzatevi di dirmi: "Suvvia, e che vuoi che siano 35 anni?" Sappiate che, ora come ora, non mi consola affatto pensare che ci sia qualcuno di più... vissuto di me!  Mi immagino la presentazione: Sabina, 35 anni, vivo a San Francisco.  E niente, la mente si focalizza solo su quel 35.  Probabilmente anche ora sto cercando di esorcizzarlo quel benedetto numero: quante volte l'ho

Allo Yosemite con gli americani

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Non ho mai amato molto i viaggi di gruppo forse perchè quei pochi viaggi che ho fatto con altre persone non sono andati esattamente come mi aspettavo... emergevano in fretta i caratteri delle persone, nudi e crudi, e la lotta per cercare di mettersi d'accordo su pranzi/cene/mete giornaliere è sempre stata sfibrante per me che in vacanza non ne volevo proprio sapere di lotte intestine! Tuttavia in questo ritorno allo Yosemite Park , ho voluto mettere da parte tutti questi pensieri negativi sui viaggi di gruppo per il semplice piacere di incontrare persone nuove in un luogo splendido com'è lo Yosemite.  E così, sono partita insieme alla mia famiglia, pronta ad affrontare questi 4 giorni nel weekend lungo del Presidents' Day con questo gruppo di 20 americani.  Come vi dicevo, sono stati presi in affitto due cottage nella parte meridionale del parco: di uno hanno preso possesso le coppie senza figli, mentre nell'altro hanno alloggiato le famiglie con prole al seguito.