I feel rooted here!

Root in inglese sta per radice e to feel rooted significa sentirsi radicato. 
Ecco, io a San Francisco ho proprio messo le radici dopo quattro anni e mezzo di vita vissuta qui...
Quando per trent'anni e passa sei stato in Italia, le tue radici, le prime intendo, quelle che ti sono spuntate quando sei nata, sono più che ancorate al terreno. 
Dalla tua nascita e col passare degli anni, le tue radici si sono allungate e attorcigliate attorno ad ogni zolla di terra circostante. Si sono insinuate tra la polvere e hanno formato prolungamenti così caparbi da invadere e conquistare il suolo. Si sono fatte forti col tempo... lunghe e sottili, tanto da raggiungere e coprire ogni spiraglio di luce, pur di restare ben agganciate alla terra sottostante.

Point Reyes National Seashore
Poi, è arrivato un trasferimento oltre oceano a metterle alla prova...
E tu stessa ti sei trovata a strappare con le tue mani le tue radici ancorate a quella terra che fino a quel momento è stata anche l'unica terra che hai veramente conosciuto. La terra familiare, il tuo spazio sicuro a cui eri rimasta attaccata per anni. Improvvisamente, le tue radici si trovano scoperte, nude, prive di quel sostegno che avevano lentamente costruito con tutte le loro forze con il passare del tempo. E allora ballano nell'aria in un viaggio lungo e a tratti estenuante che le mette duramente alla prova. 
Scoprono per la prima volta che cosa significhi l'insicurezza, lontane da quel punto di riferimento che fino a quel momento avevano chiamato casa.
Si ritrovano a contatto con una nuova terra, fatta di colori diversi. La tastano inizialmente e si accorgono subito che è distinta da una consistenza completamente differente. La sentono così fredda e poco familiare che si rifiutano persino di allontanarsi troppo nell'esplorazione. E restano lì, ferme, almeno per un po'. 
Aspettano... 
Aspettano...
Aspettano... ancora.
Nel frattempo si intirizziscono e rischiano di seccarsi. Eppure a loro sembra di non avere scelta alcuna, perché non si sentono ancora pronte a mettere radici in una terra straniera. "Non ancora" - ripetono sottovoce. 
Aspettano... di sentirsi più sicure... e pronte a ricominciare a vivere lontane da quella terra che le ha viste crescere. 
Poi ad un certo punto qualcosa cambia. Scatta qualcosa dentro, all'improvviso. 
Forse è la vita stessa a prendere il sopravvento. Forse le radici stesse sentono che è diventata una questione di vita o di morte: o ci provano ora o non raggiungeranno mai quell'acqua e quei sali minerali che servono loro per continuare a vivere. Capiscono d'un tratto che il momento è arrivato e che non possono fare a meno di tentare.
Così, molto timidamente, provano ad allungarsi. Tastano il terreno e lo trovano terribilmente freddo e sconnesso: è come temevano che fosse... ma non c'è scelta a questo punto e vanno avanti, provando nuovamente ad infilarsi nelle fessure tra una zolla e l'altra. 
E si accorgono che questa volta è diverso: non c'è più quella naturalezza del primo incontro con la terra di casa... Questa terra è davvero fredda e sconnessa e le radici la sentono proprio per quella che è. Non ci sono filtri a rendere più dolce questo incontro e per questo i tentativi risultano difficili. Così le radici rallentano i loro passi e i progressi sono minimi. Eppure continuano ad andare avanti... 
Quelle stesse radici che da tempo non si muovevano, paralizzate dalla paura di ricominciare tutto da capo in un nuovo continente, hanno ritrovato il timido coraggio che le porta a provare a costruirsi una vita nuova dall'altra parte del mondo. 
E con il passare del tempo i passi si fanno sempre più lunghi e più sicuri e i progressi sempre più notevoli. Le esplorazioni più vaste e soddisfacenti... Diventa quasi stimolante per le radici scoprire e sentire questa nuova terra così diversa da quella a cui erano abituate. 
I feel rooted here!, dico alle persone che mi chiedono perché sono così triste nel lasciare San Francisco. Il fatto è che le radici le ho rimesse e ora faccio davvero fatica a sradicarle di nuovo... 
Lo so che ce la farò, che l'ho già fatto una volta e lo posso fare ancora e che sarà proprio quello slancio vitale a sostenermi in questo trasferimento che non ha nemmeno un oceano di mezzo. Ma adesso fa comunque male il pensiero di dover sfilare ad una ad una le radici che sono riuscita a mettere - e a far crescere - qui a San Francisco... 
Lascio questa città che amo profondamente e che vedo bella nonostante tutti i suoi contrasti. E sono triste.
Poi lo so, molto timidamente, le mie radici proveranno ad allungarsi e a tastare il terreno per ricominciare un'altra vita in quel di Los Angeles. Ma ora come ora sento che vorrebbero restare qui dove sono.
 

Commenti

Anonimo ha detto…
Los Angeles ti stupirà...spero nel bene! Io sono qui, scrivimi se vuoi quando vi trasferite ;)

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