Un mese di TE...G!
Già, è passato un mese da quel giorno, e sinceramente, ancora non mi pare vero di avere un bambino per casa!
Questo primo mese insieme è letteralmente volato, ed è stato pieno di tante cose: ci sono stati numerosi momenti di estatica meraviglia nei confronti di questo fagottino ciccioso appena entrato nel mio mondo; ci sono state tante piacevoli scoperte fatte insieme a lui e grazie a lui; ci sono stati momenti magici nella loro semplicità, che resteranno per sempre impressi nel mio cuore e nella mia anima.
Stiamo imparando a conoscerci, osservandoci a vicenda, silenziosamente. Ci avviciniamo, ci annusiamo, ci sentiamo, e in questo particolare contatto, non posso fare a meno di notare il calore dei nostri corpi che si incontra.
Stiamo imparando a conoscerci, osservandoci a vicenda, silenziosamente. Ci avviciniamo, ci annusiamo, ci sentiamo, e in questo particolare contatto, non posso fare a meno di notare il calore dei nostri corpi che si incontra.
Diventare mamma è quanto di più incredibile possa accadere ad una donna: ci si sente capaci di dare vita ad un altro essere vivente, ed è qualcosa di meraviglioso...
Con la nascita di Teg, è cominciata un'avventura che è impossibile descrivere a parole in tutta la sua bellezza. Tante sono le emozioni, tutte incredibilmente forti. E solo adesso sento di capire veramente quel senso di meraviglia che la mia mamma cerca sempre di esprimere ogni qualvolta mi guarda dicendo: "Ma come ho fatto a farti io?". Ora comprendo il vero senso di quelle parole, guardando Tegolina, accarezzando la sua pelle morbida e stupendomi dell'essere riuscita a creare un esserino così speciale. Non mi capacito ancora di aver portato dentro di me questo piccoletto in carne ed ossa per 41 settimane, di avergli costruito una casetta abbastanza solida e spaziosa da accoglierlo per tutta la durata della gravidanza. E ripenso spesso, con una gioia immensa, a quel suo primo pianto nella sala parto: "Questa è la voce di mio figlio", ho pensato subito, e le lacrime sgorgavano senza che potessi trattenerle in alcun modo.
Con la nascita di Teg, è cominciata un'avventura che è impossibile descrivere a parole in tutta la sua bellezza. Tante sono le emozioni, tutte incredibilmente forti. E solo adesso sento di capire veramente quel senso di meraviglia che la mia mamma cerca sempre di esprimere ogni qualvolta mi guarda dicendo: "Ma come ho fatto a farti io?". Ora comprendo il vero senso di quelle parole, guardando Tegolina, accarezzando la sua pelle morbida e stupendomi dell'essere riuscita a creare un esserino così speciale. Non mi capacito ancora di aver portato dentro di me questo piccoletto in carne ed ossa per 41 settimane, di avergli costruito una casetta abbastanza solida e spaziosa da accoglierlo per tutta la durata della gravidanza. E ripenso spesso, con una gioia immensa, a quel suo primo pianto nella sala parto: "Questa è la voce di mio figlio", ho pensato subito, e le lacrime sgorgavano senza che potessi trattenerle in alcun modo.
Giorno dopo giorno lo vedo crescere, scontrarsi con le sue difficoltà, ottenere i suoi piccoli successi. Seguo i suoi progressi e lo osservo con stupore mentre solleva la testa con tutta la sua forza, muove velocissimo le sue gambette e gode entusiasta della potenza di quel movimento, mi guarda con i suoi occhietti belli e mi sorride sornione, si mette le mani in bocca in attesa del latte, dorme pacifico nel suo lettino con le braccia sollevate in totale rilassamento, mugugna nel sonno, sbadiglia e mi sembra proprio un leoncino con la bocca spalancata e il nasino arricciato...
Il tempo è segnato dai suoi bisogni: ogni due-tre ore mangia e poi decide di volta in volta se stare sveglio e dedicarsi ad un po' di ginnastica attiva o passiva oppure all'osservazione di alcuni dettagli della stanza, o se dormire... e a quel punto il sonnellino può arrivare anche alle 4 ore, com'è successo ieri! (chissà da chi avrà mai preso questo amore per il sonno profondo! Mah :). Ma mi rendo conto che il tempo, il mio per lo meno, sembra proprio seguire il naturale svolgimento delle cose... ed è come se non potesse essere diverso da così! La stanchezza un po' si fa sentire per il sonno interrotto dalle poppate durante la notte, ma è come se ci fosse una marcia in più a disposizione, una forza nata insieme a lui, che presumo sia la forza che una mamma trova dentro di sè.
Il tempo è segnato dai suoi bisogni: ogni due-tre ore mangia e poi decide di volta in volta se stare sveglio e dedicarsi ad un po' di ginnastica attiva o passiva oppure all'osservazione di alcuni dettagli della stanza, o se dormire... e a quel punto il sonnellino può arrivare anche alle 4 ore, com'è successo ieri! (chissà da chi avrà mai preso questo amore per il sonno profondo! Mah :). Ma mi rendo conto che il tempo, il mio per lo meno, sembra proprio seguire il naturale svolgimento delle cose... ed è come se non potesse essere diverso da così! La stanchezza un po' si fa sentire per il sonno interrotto dalle poppate durante la notte, ma è come se ci fosse una marcia in più a disposizione, una forza nata insieme a lui, che presumo sia la forza che una mamma trova dentro di sè.
Ciò che mi sembra adesso è che ogni giorno è una scoperta, per lui, per me, per noi... che ogni giorno è diverso nonostante la routine... che ogni giorno è davvero speciale insieme a lui!
Buon primo mese di vita, piccolo mio!
Commenti
Lorena
Una mamma può capire... mi sa!
Grazie zia Lucy!
Adesso mi sembra che non non avrei proprio potuto viverla altrimenti la maternità con un cucciolotto così adorabile insieme a me...
e…sì, ogni giorno è una scoperta…e ti accorgerai che lo sarà sempre, anche a 1 anno, 2, 3…nonostante le mille difficoltà, è veramente una meraviglia guardare nei loro occhi lo stupore, scoprire dei loro volti nuovi :-)
Un abbraccione
Ricordo con molta tenerezza quando Milena, neonata, passava lunghi minuti sdraiata su di me e sonnecchiava serena.
Auguri per questo primo mese di vita insieme,
Mel.