Buon primo compleanno Living in San Francisco!
Incredibile ma vero: è già passato un anno da quando siamo approdati in terra straniera ed è già passato un anno da quando ho cominciato questa avventura da blogger qui a San Francisco.
Ero seduta su un materasso appoggiato a terra in una delle case temporanee nelle quali abbiamo alloggiato durante la disperata ricerca di una casa, quando ho cominciato a scrivere. Erano giorni in cui si girava come trottole per una città ancora sconosciuta, con la speranza sempre in tasca e tanto coraggio per intraprendere un nuovo cammino dal sapore tutto americano. Con noi, solo due valigie piene per uno, nelle quali avevamo messo tutti i pezzi più significativi della nostra vita in Italia, quelli che proprio non ci andava di lasciare lì. Tanta era la speranza nel cuore nell'attesa di scoprire che ne sarebbe stato di noi in questa parte di mondo e l'idea di condividere questa esperienza, di lasciare la porta aperta su questa avventura internazionale mi sembrava il modo migliore per viverla a pieno e per assaporarne i dettagli.
Di resoconti di questo primo anno vissuto in California se ne potrebbero fare molti e potrei raccontarvi gioie e dolori, quelli che sono stati i sogni realizzati e quelli disillusi, le speranze che sono diventate realtà e quelle che rimangono nel cuore, ma del resto... la vita è questa, in qualunque angolo di mondo ti trovi.
Quello che posso dirvi è che dopo un anno qui è evidente che non abbiamo ancora finito di scoprire San Francisco e i suoi dintorni, ed ogni uscita continua ad essere una vera scoperta!
Quello che posso dirvi è che dopo un anno qui è evidente che non abbiamo ancora finito di scoprire San Francisco e i suoi dintorni, ed ogni uscita continua ad essere una vera scoperta!
In questi giorni il tempo è eccezionale: penso di non aver mai visto giornate così estive qui. E con l'occasione, e grazie anche alla presenza di Susanna e Domenico, due cari amici che sono passati a trovarci nel weekend, ho avuto modo di esplorare un altro angolo a me poco noto della Bay Area.
Siamo stati al Point Reyes National Seashore, un parco nazionale sulla costa, che dista solo qualche ora d'auto da San Francisco in direzione nord (qui per qualche dettaglio sul luogo).
Passeggiata non troppo impegnativa ma degna di nota quella denominata Abbotts Lagoon (= Laguna degli abati): 3.2 km a piedi per raggiungere un'ampia spiaggia selvaggia bagnata dall'acqua turchese e limpida dell'Oceano. Mi sono venute in mente le spiagge della Baja California, ma qui mancavano i pellicani messicani e diverse erano anche le tonalità dell'acqua!
Il sentiero che conduce all'Oceano attraversa pacifici campi di spighe dorate che ondeggiavano in balia del vento. I colli, dalle morbide linee, si sposano perfettamente con l'andamento serpentino del cammino, percorso con la curiosità di scoprirne le diverse vedute.
Sui prati verdeggianti, mucche al pascolo, ai piedi delle colline, creavano un'immagine insolita per la California che ho avuto in mente sino a questo momento. Ho pensato piuttosto alla Svizzera, ai silenziosi paesaggi di verde e d'azzurro tra le fresche montagne ma l'aria qui è diversa e il sole è molto più caldo.
Tra l'erba, fiori selvatici di varie specie e colori: tanti papaveri gialli che sbucavano nel verde e che, al tramonto, hanno sigillato le loro corolle nascondendone i dettagli arancioni visti qualche ora prima nella luce chiara del mattino.
E c'erano anche gli iris, i cui petali parevano dipinti per quanto erano dettagliati nelle loro forme.
Un'esplosione di colore che celebra la primavera baciata dal sole ma che solo un occhio attento poteva notare tra l'erba!
E solo un occhio attento poteva notare che tra le foglie di un cespuglio, una coppia di libellule celebrava l'amore.
Le ali argentate vibravano nell'aria a sostenere il leggero peso dei corpi, e così le due si univano di fronte ai nostri occhi sorpresi e curiosi, mentre indugiavamo con lo sguardo su questa scena, osservando uno dei tanti miracoli della natura.
Il sentiero dell'Abbotts Lagoon costeggia una piccola laguna di acqua dolce, abitata da rumorose rane nascoste nel verde della vegetazione.
Strano vedere quelle dune di sabbia che scendono fino all'acqua: sembrava un quadro distinto da lunghe pennellate di colore sovrapposte, a creare un paesaggio che unisce insieme i tratti desertici africani a quelli delle oasi padane.
Una striscia di terra separava questa laguna da un secondo specchio d'acqua di più grandi dimensioni che si estendeva ai piedi di una scogliera rocciosa. Mi è venuta in mente l'Irlanda, così come me la immagino.
Tra le trasparenze dell'acqua, nelle piccole pozze createsi ai lati della laguna, silenziosi quanto rapidi pescetti neri fuggivano dalle nostre ombre, spaventati ma anche speranzosi, in attesa della marea che li avrebbe riportati nella laguna.
Ecco quello che Point Reyes ci ha mostrato e che abbiamo apprezzato.
Naturalmente molti altri sono i sentieri da percorrere e sicuramente molte altre sono le emozioni che possono trasmetterci questi luoghi: non resta che continuare l'esplorazione mantenendo sempre viva la curiosità che è parte integrante di questa avventura in California.
Alla prossima
Siamo stati al Point Reyes National Seashore, un parco nazionale sulla costa, che dista solo qualche ora d'auto da San Francisco in direzione nord (qui per qualche dettaglio sul luogo).
Passeggiata non troppo impegnativa ma degna di nota quella denominata Abbotts Lagoon (= Laguna degli abati): 3.2 km a piedi per raggiungere un'ampia spiaggia selvaggia bagnata dall'acqua turchese e limpida dell'Oceano. Mi sono venute in mente le spiagge della Baja California, ma qui mancavano i pellicani messicani e diverse erano anche le tonalità dell'acqua!
Il sentiero che conduce all'Oceano attraversa pacifici campi di spighe dorate che ondeggiavano in balia del vento. I colli, dalle morbide linee, si sposano perfettamente con l'andamento serpentino del cammino, percorso con la curiosità di scoprirne le diverse vedute.
Sui prati verdeggianti, mucche al pascolo, ai piedi delle colline, creavano un'immagine insolita per la California che ho avuto in mente sino a questo momento. Ho pensato piuttosto alla Svizzera, ai silenziosi paesaggi di verde e d'azzurro tra le fresche montagne ma l'aria qui è diversa e il sole è molto più caldo.
Tra l'erba, fiori selvatici di varie specie e colori: tanti papaveri gialli che sbucavano nel verde e che, al tramonto, hanno sigillato le loro corolle nascondendone i dettagli arancioni visti qualche ora prima nella luce chiara del mattino.
E c'erano anche gli iris, i cui petali parevano dipinti per quanto erano dettagliati nelle loro forme.
Un'esplosione di colore che celebra la primavera baciata dal sole ma che solo un occhio attento poteva notare tra l'erba!
E solo un occhio attento poteva notare che tra le foglie di un cespuglio, una coppia di libellule celebrava l'amore.
Le ali argentate vibravano nell'aria a sostenere il leggero peso dei corpi, e così le due si univano di fronte ai nostri occhi sorpresi e curiosi, mentre indugiavamo con lo sguardo su questa scena, osservando uno dei tanti miracoli della natura.
Il sentiero dell'Abbotts Lagoon costeggia una piccola laguna di acqua dolce, abitata da rumorose rane nascoste nel verde della vegetazione.
Strano vedere quelle dune di sabbia che scendono fino all'acqua: sembrava un quadro distinto da lunghe pennellate di colore sovrapposte, a creare un paesaggio che unisce insieme i tratti desertici africani a quelli delle oasi padane.
Una striscia di terra separava questa laguna da un secondo specchio d'acqua di più grandi dimensioni che si estendeva ai piedi di una scogliera rocciosa. Mi è venuta in mente l'Irlanda, così come me la immagino.
Tra le trasparenze dell'acqua, nelle piccole pozze createsi ai lati della laguna, silenziosi quanto rapidi pescetti neri fuggivano dalle nostre ombre, spaventati ma anche speranzosi, in attesa della marea che li avrebbe riportati nella laguna.
Ecco quello che Point Reyes ci ha mostrato e che abbiamo apprezzato.
Naturalmente molti altri sono i sentieri da percorrere e sicuramente molte altre sono le emozioni che possono trasmetterci questi luoghi: non resta che continuare l'esplorazione mantenendo sempre viva la curiosità che è parte integrante di questa avventura in California.
Alla prossima
Commenti
A presto per una nuova avventura e per festeggiare magari il secondo anno di blog insieme :)!!!
Felice di essere tua fan!
Quanto resterete ancora laggiù? O non sapete?
Noi siamo arrivati senza averne la minima idea, ora son quasi tre anni che stiamo qua e comunque non sappiamo quanto tempo ancora resteremo.
Point Reyes è bellissimo, la foto con le dune mi piace molto.
È l'oceano a conferire ai luoghi un'aria completamente diversa da quella che si respira altrove, quel senso d'immensità che invece di disorientare, raccoglie.
A te.
Al Blog.
Alla nuova vita...
d.
Raffaella