It's time to relax
Nel weekend il tempo è stato fantastico e lo è anche oggi: sole caldissimo, cielo azzurrissimo e niente vento, cosa piuttosto rara qui a San Francisco vista la prossimità dell'Oceano. Destino ha voluto che avessimo anche a nostra disposizione un'auto decappottabile bianca. Ed eccoci quindi immersi completamente nella realtà californiana: inforcati gli occhiali da sole scuri, cappellino con visiera sulla testa e via sulla nostra bellissima auto noleggiata (che qui definiscono convertible!). Abbiamo riscosso grande successo, ve lo assicuro, visto che due americani si sono persino accostati per farci i complimenti - anche se in realtà io credo fossero più interessati al parcheggio che stavamo lasciando libero. Il dubbio mi rimarrà! Fatto sta che a noi pareva di essere veramente i protagonisti di un film...
La passeggiata sulla spiaggia del quartiere di Marina, situato a nord della città, ci ha portati direi quasi casualmente al Wave Organ, una particolare forma di organo alimentato dal movimento dell'acqua dell'Oceano. Il progetto è stato realizzato da Peter Richards e George Gonzales negli anni Ottanta con materiale proveniente da un cimitero demolito, da cui sono stati presi pezzi di granito e di marmo usati per la costruzione di questo porticciolo, nel quale sono state poi collocate 25 canne d'organo poste a varie altezze e in diversi punti. Ci è sembrato di camminare tra le rovine, come nei siti archeologici della Grecia che solitamente visitavamo sotto il sole: peccato che i resti non fossero così antichi... Comunque il Wave Organ è una vera e propria installazione contemporanea situata nella Baia e prevede il coinvolgimento dello spettatore per mezzo della musica generata dalle onde e dal loro impatto con le canne dell'organo. Date un'occhiata a questo video per farvi un'idea:
Purtroppo sabato a causa della bassa marea e della totale assenza del vento, non ci siamo potuti godere questo spettacolo, ma contiamo di tornarci quanto prima perchè l'idea ci è piaciuta moltissimo!
Purtroppo sabato a causa della bassa marea e della totale assenza del vento, non ci siamo potuti godere questo spettacolo, ma contiamo di tornarci quanto prima perchè l'idea ci è piaciuta moltissimo!
Quante cose ancora da scoprire in questa città...
Alla prossima,
Sabina
Sabina
Commenti
Basta vedere un "regular visitor" per sentire il pizzicorìo di un noioso ed insinuante senso di inferiorità...
L
Ed è incredibile anche come qui una cosa del genere - ovvero un'istallazione di arte contemporanea diciamo - riscuota tale successo tra la gente comune. Riescono a rendere eccezionale anche un tubo che finisce nel mare! Ah, lucky Americans!