Il mio culture shock
La pagina bianca davanti ai miei occhi attende di essere scritta!
Innanzitutto vi spiego il titolo che ho scelto per questo blog: Living in San Francisco: That's Culture Shock. Siamo approdati a San Francisco da pochi giorni e qui ci fermeremo per qualche tempo dato che mio marito seguirà un progetto di ricerca post-dottorato alla University of California San Francisco. Catapultati negli States il sabato di Pasqua, siamo stati
accolti da due nostri fantastici amici italiani che abitano a Palo
Alto, a qualche km di distanza da San Francisco. M&M ci hanno
offerto un benvenuto tutto italiano e i primi due giorni con loro, nella
loro meravigliosa casetta accogliente, sono stati tutto ciò che uno
potrebbe sperare immaginando un approdo in terra straniera.
Per quanto riguarda la seconda parte del titolo, la questione risulta un po' più complessa... A 13 giorni esatti dal nostro arrivo in California, sento che difficilmente supererò in breve tempo lo shock culturale...
Per quanto riguarda la seconda parte del titolo, la questione risulta un po' più complessa... A 13 giorni esatti dal nostro arrivo in California, sento che difficilmente supererò in breve tempo lo shock culturale...
Se cercate su Wikipedia che cos'è esattamente il Culture shock, scoprirete che si tratta di una particolare sensazione di disorientamento che una persona prova quando si trova in un Paese nuovo e comincia a confrontarsi con uno stile di vita completamente diverso che all'inizio risulta del tutto estraneo.
E grazie: abbiamo cambiato Continente, non credo sia cosa da poco!
Ad ogni modo, pare che questa particolare condizione preveda quattro fasi:
E grazie: abbiamo cambiato Continente, non credo sia cosa da poco!
Ad ogni modo, pare che questa particolare condizione preveda quattro fasi:
1. la Honeymoon (=luna di miele);
2. la Negotiation (= la trattativa, se così la possiamo definire);
3. l'Adjustment (=adattamento);
4. e infine Mastery, cioè il recupero del controllo sulla situazione.
Diciamo che la prima fase, quella della luna di miele per me è durata ben poco: sarà che a San Francisco ci eravamo già stati due anni fa in vacanza e quindi la conoscevamo un po'; sarà che abbiamo avuto da subito talmente tante cose a cui pensare che non abbiamo avuto attimi di tregua nei quali godere della scoperta del Nuovo Mondo sotto ad una luce eterea.
Diciamo che la prima fase, quella della luna di miele per me è durata ben poco: sarà che a San Francisco ci eravamo già stati due anni fa in vacanza e quindi la conoscevamo un po'; sarà che abbiamo avuto da subito talmente tante cose a cui pensare che non abbiamo avuto attimi di tregua nei quali godere della scoperta del Nuovo Mondo sotto ad una luce eterea.
Ora, la seconda fase, quella cosiddetta della trattativa che dovrebbe cominciare dopo circa tre mesi dall'arrivo, penso che l'abbiamo iniziata proprio quel lunedì di Pasquetta. Pareva solo a noi un giorno di festa! Ed ecco che improvvisamente le differenze tra l'American style e l'Italian style cominciano a mettersi in evidenza.
Per le fasi successive del culture shock, bisognerà forse aspettare ancora un po': nella terza dovremmo cominciare a superare questa sensazione di estraniamento e cominciare ad abituarci a questa nuova cultura, riprendendo a condurre una vita pressochè normale, fatta anche di routine.
Per le fasi successive del culture shock, bisognerà forse aspettare ancora un po': nella terza dovremmo cominciare a superare questa sensazione di estraniamento e cominciare ad abituarci a questa nuova cultura, riprendendo a condurre una vita pressochè normale, fatta anche di routine.
Certo è che ora mi sento pronta, tastiera alla mano, a condividere quest'avventura e sono certa che spartire con voi lettori gioie e pensieri turbolenti, non potrà che rendere questa esperienza ancora più emozionante!
Alla prossima,
Sabina
Commenti
....attenzione al "ma si, stiamo qui un paio di anni e poi torniamo" (che frega tutti quanti se non ci stai attento.... e dopo 15 anni ti trovi a scrivere ai nuovi arrivati sui loro blog ;-) )
Irene (anch'io amica di Marco e Madda), baci!
Capisco perfettamente quello che intendi dire, ma credo anche che all'inizio sia del tutto normale paragonare tutto ciò che è nuovo a quello a cui sei stata abituata da sempre. Sono comunque convinta che sia tutta una questione di abitudine, come scrivevo tempo fa e certamente "The show will go on"! Grazie
Sono contenta di averti fatto tornare in mente dolci pensieri (anche se del tutto inconsapevolmente!).
Credimi, la tendenza a voler fare un continuo paragone fra i due paesi non ti abbandonera' mai. Spesso mi ritrovo a farlo anch'io e poi mi rendo conto che e' un'esercizio in fondo poco proficuo.
Spero che la Bay Area ti stia accogliendo con affetto e ti faccia sorridere spesso :)