La banca del tempo tra mamme
Circa sette mesi fa incontrai Ro tramite una blogger-amica che avevo conosciuto circa un anno e mezzo prima. Andai all'incontro con queste due ragazze italiane insieme a Tegolina che aveva più o meno 4 mesi e Ro era quasi alla fine della sua gravidanza. Avevamo diverse cose in comune: entrambe dottorate in Italia e appassionate di studi umanistici, entrambe ancora in qualche modo legate al mondo dell'università, entrambe in contatto a San Francisco con lo stesso ospedale, gli stessi medici, le stesse infermiere ed entrambe più o meno pronte a cimentarsi con una nuova vita da mamma. Così, anche se ci stavamo incontrando per la prima volta quel giorno, pareva avessimo molto di cui parlare...
Diversi mesi dopo, quindi dopo che Ro aveva dato alla luce la sua splendida bambina, la ricontattai per chiedere il suo aiuto: pensando a qualcuno che potesse revisionarmi un paio di testi in inglese da rispedire in fretta, mi venne in mente proprio lei. Ro si dimostrò subito disponibile e letteralmente corsi a casa sua. Mentre rivedeva i miei testi nella sua cucina, io mi presi cura in salotto della sua Gufettina che vedevo per la prima volta. Lasciatemi dire a questo punto che la Gufettina, che all'epoca aveva meno di cinque mesi, è proprio una bimba speciale: simpatica, sorridente e tanto, tanto dolce... insomma, lei è una di quelle bambine adorabili con cui stai volentieri sin dal primo istante!
Quando ringraziai Ro per il tempo che mi aveva dedicato, mi disse una cosa che mi colpì molto. Mi disse: "Beh, se non ci si aiuta tra mamme... tra mamme umaniste poi..." Quelle parole rimasero incise nella mia mente probabilmente perché le trovai da subito estremamente vere. Entrambe sappiamo bene che cosa significa prendersi cura di un figlio quando amici e famiglia sono lontani e sappiamo anche che cosa significa avere delle scadenze da rispettare in un lavoro che richiede impegno fisico e mentale anche fuori dagli orari d'ufficio. Quindi ci capimmo e piuttosto in fretta direi...
Ci siamo riviste poi ad un incontro organizzato ad Alamo Square tra mamme italiane, con bimbi piccoli al seguito. Alla fine di quel pomeriggio di giochi e chiacchiere, rientrando insieme verso casa, lei mi propose di dare vita ad una banca del tempo tra di noi. Fui subito entusiasta del progetto!
In che cosa consiste la nostra banca del tempo?
In pratica, per un pomeriggio a settimana io mi prendo cura di Tegolina e della Gufettina alla Maison Jaune e Ro mi restituisce il favore occupandosi dei due bimbetti a casa sua in un altro pomeriggio della stessa settimana. In questo modo ognuna ha settimanalmente circa 4 ore a sua disposizione per fare ciò che vuole: lavorare, scrivere, studiare, fare compere, dormire, andare ad una seduta di agopuntura!
Sono tanti i vantaggi di questo sistema: si attua una sorta di baratto delle ore che mettiamo a disposizione l'una dell'altra e, in pratica, risparmiamo i soldi della babysitter.
Ma non solo!
Quando lascio Teg per qualche ora da Ro, mi sento davvero tranquilla perché so che è in buone mani, so che va d'accordo con la Gufettina e quindi immagino si divertirà con lei in un ambiente che, tra l'altro, gli è più familiare della casa della babysitter dove è stato più di una volta. Inoltre mi sembra che Teg viva la separazione da me con meno spaesamento e credo che questo sia dovuto essenzialmente al tipo di rapporto che esiste tra me e Ro, un rapporto di amicizia, che Tegolina riconosce sicuramente come tale. In più, per me non ci sono i sensi di colpa legati ai soldi che spenderei per quelle stesse ore con la babysitter magari "solo" per avere un po' di tempo da dedicare a me stessa una volta a settimana e non ci sono nemmeno i magoni collegati all'idea di lasciare che sia una "sconosciuta" ad occuparsi di mio figlio, anche solo per qualche ora. Vi parlavo di questo in un articolo su Amiche di Fuso qualche settimana fa.
Quello che prendo da Ro, in termini di ore ma anche di affetto verso i nostri bimbi, lo restituisco a mio modo e questo mi fa stare bene, non mi fa sentire in debito con lei e mi invoglia a continuare, vedendo anche quanto bene stanno insieme Tegolina e la Gufettina che sembrano amici di vecchia data!!
Gestire due bambini così piccoli allo stesso tempo non è facilissimo.
Quei 6 mesi di età che separano Tegolina da Gufettina un po' ci aiutano a poterli gestire meglio che se fossero coetanei, anche se a volte capitano dei momenti particolarmente difficili in cui entrambi vogliono mangiare/dormire nello stesso istante e questo inevitabilmente genera una crisi comunitaria. I pupi piangono, Teg mi si appende al collo mentre tengo in braccio la Gufettina e io mi trovo a cercare di consolarli insieme, anche se in quella situazione viene da piangere anche a me!
Non è semplice insomma ma devo anche dire che sinora ce la siamo sempre cavata. A volte è bastato portare uno dei due in un'altra stanza per farlo dormire, giocare o mangiare, mentre l'altro/a già dormiva. Altre volte invece è stato necessario assumere le sembianze della Dea Kalì e offrire il biberon alla Gufettina dando la merenda a Teg sul suo seggiolone. Una volta superato il dramma, i pomeriggi sono scivolati via velocemente e di essi mi sono rimasti più che altro nelle orecchie (e nel cuore) le loro risate generate dalla sottoscritta che si diverte a fare la cretina per loro!
Spesso siamo anche riusciti a raggiungere tutti e tre uno dei parchi vicini a casa, Tegolina sul suo super bolide rosso fiammante e la Gufettina portata da me nel marsupio, cosa che è riuscita a fare anche Ro.
Si sa, portarne due al parco è sempre piuttosto impegnativo, ma stare all'aria aperta ci rende felici e così persisto...
So che non siamo né le prime né le uniche mamme al mondo ad aver messo in atto una banca del tempo di questo tipo. Spero anzi che ce ne siano tante, in Italia e fuori dall'Italia...
Ho voluto condividere questa esperienza semplicemente per offrire uno spunto di riflessione sul potere del tempo messo a disposizione di qualcun altro e specialmente per far circolare un'idea che trovo bella e sensata e che spero sinceramente possa essere presa in considerazione da molte altre persone!
Come dice la mia amica: "Se non ci si aiuta tra mamme..."
Diversi mesi dopo, quindi dopo che Ro aveva dato alla luce la sua splendida bambina, la ricontattai per chiedere il suo aiuto: pensando a qualcuno che potesse revisionarmi un paio di testi in inglese da rispedire in fretta, mi venne in mente proprio lei. Ro si dimostrò subito disponibile e letteralmente corsi a casa sua. Mentre rivedeva i miei testi nella sua cucina, io mi presi cura in salotto della sua Gufettina che vedevo per la prima volta. Lasciatemi dire a questo punto che la Gufettina, che all'epoca aveva meno di cinque mesi, è proprio una bimba speciale: simpatica, sorridente e tanto, tanto dolce... insomma, lei è una di quelle bambine adorabili con cui stai volentieri sin dal primo istante!
Quando ringraziai Ro per il tempo che mi aveva dedicato, mi disse una cosa che mi colpì molto. Mi disse: "Beh, se non ci si aiuta tra mamme... tra mamme umaniste poi..." Quelle parole rimasero incise nella mia mente probabilmente perché le trovai da subito estremamente vere. Entrambe sappiamo bene che cosa significa prendersi cura di un figlio quando amici e famiglia sono lontani e sappiamo anche che cosa significa avere delle scadenze da rispettare in un lavoro che richiede impegno fisico e mentale anche fuori dagli orari d'ufficio. Quindi ci capimmo e piuttosto in fretta direi...
Ci siamo riviste poi ad un incontro organizzato ad Alamo Square tra mamme italiane, con bimbi piccoli al seguito. Alla fine di quel pomeriggio di giochi e chiacchiere, rientrando insieme verso casa, lei mi propose di dare vita ad una banca del tempo tra di noi. Fui subito entusiasta del progetto!
In che cosa consiste la nostra banca del tempo?
In pratica, per un pomeriggio a settimana io mi prendo cura di Tegolina e della Gufettina alla Maison Jaune e Ro mi restituisce il favore occupandosi dei due bimbetti a casa sua in un altro pomeriggio della stessa settimana. In questo modo ognuna ha settimanalmente circa 4 ore a sua disposizione per fare ciò che vuole: lavorare, scrivere, studiare, fare compere, dormire, andare ad una seduta di agopuntura!
Sono tanti i vantaggi di questo sistema: si attua una sorta di baratto delle ore che mettiamo a disposizione l'una dell'altra e, in pratica, risparmiamo i soldi della babysitter.
Ma non solo!
Quando lascio Teg per qualche ora da Ro, mi sento davvero tranquilla perché so che è in buone mani, so che va d'accordo con la Gufettina e quindi immagino si divertirà con lei in un ambiente che, tra l'altro, gli è più familiare della casa della babysitter dove è stato più di una volta. Inoltre mi sembra che Teg viva la separazione da me con meno spaesamento e credo che questo sia dovuto essenzialmente al tipo di rapporto che esiste tra me e Ro, un rapporto di amicizia, che Tegolina riconosce sicuramente come tale. In più, per me non ci sono i sensi di colpa legati ai soldi che spenderei per quelle stesse ore con la babysitter magari "solo" per avere un po' di tempo da dedicare a me stessa una volta a settimana e non ci sono nemmeno i magoni collegati all'idea di lasciare che sia una "sconosciuta" ad occuparsi di mio figlio, anche solo per qualche ora. Vi parlavo di questo in un articolo su Amiche di Fuso qualche settimana fa.
Quello che prendo da Ro, in termini di ore ma anche di affetto verso i nostri bimbi, lo restituisco a mio modo e questo mi fa stare bene, non mi fa sentire in debito con lei e mi invoglia a continuare, vedendo anche quanto bene stanno insieme Tegolina e la Gufettina che sembrano amici di vecchia data!!
Gestire due bambini così piccoli allo stesso tempo non è facilissimo.
Quei 6 mesi di età che separano Tegolina da Gufettina un po' ci aiutano a poterli gestire meglio che se fossero coetanei, anche se a volte capitano dei momenti particolarmente difficili in cui entrambi vogliono mangiare/dormire nello stesso istante e questo inevitabilmente genera una crisi comunitaria. I pupi piangono, Teg mi si appende al collo mentre tengo in braccio la Gufettina e io mi trovo a cercare di consolarli insieme, anche se in quella situazione viene da piangere anche a me!
Non è semplice insomma ma devo anche dire che sinora ce la siamo sempre cavata. A volte è bastato portare uno dei due in un'altra stanza per farlo dormire, giocare o mangiare, mentre l'altro/a già dormiva. Altre volte invece è stato necessario assumere le sembianze della Dea Kalì e offrire il biberon alla Gufettina dando la merenda a Teg sul suo seggiolone. Una volta superato il dramma, i pomeriggi sono scivolati via velocemente e di essi mi sono rimasti più che altro nelle orecchie (e nel cuore) le loro risate generate dalla sottoscritta che si diverte a fare la cretina per loro!
Spesso siamo anche riusciti a raggiungere tutti e tre uno dei parchi vicini a casa, Tegolina sul suo super bolide rosso fiammante e la Gufettina portata da me nel marsupio, cosa che è riuscita a fare anche Ro.
Si sa, portarne due al parco è sempre piuttosto impegnativo, ma stare all'aria aperta ci rende felici e così persisto...
So che non siamo né le prime né le uniche mamme al mondo ad aver messo in atto una banca del tempo di questo tipo. Spero anzi che ce ne siano tante, in Italia e fuori dall'Italia...
Ho voluto condividere questa esperienza semplicemente per offrire uno spunto di riflessione sul potere del tempo messo a disposizione di qualcun altro e specialmente per far circolare un'idea che trovo bella e sensata e che spero sinceramente possa essere presa in considerazione da molte altre persone!
Come dice la mia amica: "Se non ci si aiuta tra mamme..."
Commenti
In condominio dove abito io eravamo tutte famiglie arrivate insieme e quindi ci siamo molto aiutate con i bimbi che erano spesso coetanei!! Aiutarsi donando del tempo credo sia un'ottima cosa
io non riuscirei mai a portarne due fuori casa... non so come faro' quando sara'... spero mi venga la forza
bravissime voi!
Ps ma quanto è diventato grande Tegolina??? <3
Ti auguro davvero di trovare qualcuna disposta a fare questa cosa perché è davvero tanto bella... e dici proprio bene: "lasciare a cuor leggero" e "vivere meglio le ore libere", sono due cose preziosissime per me ora!
Per quel che riguarda i bambini appiccicati alle mamme, non credi che dipenda molto dalle mamme stesse? Insomma, ogni rapporto è a due... e quando i bimbi sono così piccoli reagiscono alle reazioni dei genitori. Mi sembra quindi che se i genitori sono ansiogeni e corrono appena il bambino fa Bah, il bambino lo capirà e probabilmente sarà ansiogeno pure lui e per questo non riuscirà a stare da solo per più di 10 minuti con un'altra persona.
Da parte mia, ho sempre cercato di trasmettere sicurezza a mio figlio facendogli capire che lo recupererò e dandogli anche dei riferimenti di tempo. E soprattutto gli ho parlato e gli parlo ancora TANTO per spiegargli quali sono i miei sentimenti quando lo lascio con qualcun altro (e quindi dicendogli che sono triste perché non sto con lui ma anche felice perché posso dedicare del tempo a me stessa). Credo sia tanto importante, sotto un milione di punti di vista, anche per mostrargli quanto è fondamentale per una persona - e quindi anche per la mamma e per il papà - avere un proprio spazio e una propria vita, indipendentemente da lui!