Una cioccolata calda a San Francisco

D'inverno, si sa, la cioccolata in tazza scalda il cuore. Se poi ci si aggiunge sopra pure un po' di panna montata... anche gli animi più tristi possono ritrovare il buonumore! 
Peccato pero' che qui a San Francisco non sia poi così facile trovare una cioccolata come ce l'ho mente io: densa e scura, che sappia di cacao. 

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Pare purtroppo che agli americani faccia gola piuttosto una cioccolata liquida che può essere avvicinata più che altro al nostro latte con zucchero e cacao. Ci possono buttare dentro dei marshmallows, quei dolcetti bianchi, soffici come nuvole che d'estate, sempre gli americani, amano tenere sulla punta di uno spiedo e arrostire davanti al fuoco in campeggio. 
Dopo anni di ricerche affannose, finalmente, abbiamo scovato in città una cioccolateria degna di questo nome nella quale si è potuto ritrovare il gusto pieno di un'ottima cioccolata calda in tazza, densa, fumante e gustosa e capace di lasciare in bocca un indelebile sapore di cacao. 
Questo magico posto si chiama Dandelion Chocolate ed è una vera meraviglia con i suoi tavoloni in legno grezzo e il locale minimal che lascia in vista la parte dedicata alla preparazione della cioccolata e non solo...  

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Sembra proprio di trovarsi alla fabbrica di Willy Wonka ed io mi aspettavo che da un momento all'altro uscissero dal retro gli Umpa-Lumpa! 
La cioccolateria si trova al numero 740 di Valencia Street, una delle mie strade preferite in città perché ricca di locali stravaganti nei quali è sempre interessante ficcare il naso: si rischia di finire in un covo di pirati come al vicino 826 Valencia, di incontrare unicorni impagliati o alci da salotto come al Paxton Gate o di iniziare a giocare con i giochi di una volta al Paxton Gate's Curiosities for Kids.

Ma tornando alla cioccolateria, se doveste capitare al Dandelion, vi suggerisco che cosa ordinare. 
Nel menu la cioccolata calda in tazza è così denominata: European Drinking Chocolate (Italian-inspired: thick, hot, and rich). Mi ha fatto sorridere questa spiegazione così dettagliata: evidentemente andava chiarito al cliente americano che cosa si sarebbe dovuto aspettare da una cioccolata ispirata a quella italiana! 
Per la modica cifra di 4.5$ riceverete una tazzina di cioccolata, small size. Se invece puntate su una tazza normale, dovrete pagarne 8 di dollari! Sì, è caro, lo so... ma dopo tanti mesi di astinenza, volete non concedervi una coccola seppur costosetta?
Se poi la voleste proprio fare sporca, potreste prendere anche alcune delle squisitezze che troverete in bella mostra sul bancone. Noi abbiamo puntato su un semplice biscotto con gocce di cioccolato per Tegolina, il quale non ha dato cenno alcuno di una certa volontà di condivisione; mentre per noi, due specialità della casa: lo s'more al cioccolato e la dulce de leche bar
Lo s'more in pratica è costituito da un marshmallow di forma quadrata, riscaldato (al centro del quale vi è del cioccolato fuso); è adagiato su un graham cracker che definirei un incrocio tra un biscotto e un cracker salato. 
La dulce de leche bar è invece una barretta di biscotto sulla quale vi sono due strati, uno di dulce de leche (una crema densa sudamericana che sembra mou) e uno di cioccolato. Ecco, questa barretta-bomba è una vera e propria goduria! Mi viene ancora l'acquolina in bocca a pensarci... e so per certo che dovessi tornare al Dandelion, cosa che temo - e spero - succederà presto, la riprenderei perché era proprio spettacolare! 
Anche questi dolcetti non sono propriamente economici, mi pare si aggirino sui 4-5$ l'uno, ma vale la pena di spendere questi soldi, specialmente se in un pomeriggio invernale si sente il bisogno di una bella ricarica di zuccheri. 

E fu così che questo fu il primo inverno in cui potei fare pace anche con l'assenza (e la mancanza) in terra straniera della cioccolata in tazza di Graziati, una pasticceria padovana famosa proprio per la cioccolata calda oltre che per una favolosa millefoglie alla crema... Ecco, ora che ci penso, forse la millefoglie mi manca ancora un po', così come mi mancano le classiche frittelle di carnevale della Pasticceria del Duomo...  oddio, non fatemici pensare che lì in Italia è carnevale! Qui, di carnevale e di frittelle, neanche l'ombra! :-/ 


Commenti

Anonimo ha detto…
Io, per consolarmi, ho fatto le castagnole l'altro sabato. :-) Sono facilissime e con pochissimo impegno sono riuscita a portare un po' di carnevale anche qui.
Spero di poter provare questo Dandelion, me lo devo ricordare la prossima volta che capito dalle parti di Valencia.
Ciao!
Silvia
Silvia Pareschi ha detto…
Che poi qui non fa neanche freddo, è un po' strano bere la cioccolata. Al Dandelion ci lavorava una mia studentessa, che ogni tanto portava a scuola i suoi dolcetti... squisiti!
Sabina ha detto…
Vero! Infatti ci sono stata proprio nella settimana di Natale quando ha fatto freddo anche qui!
Sabina ha detto…
Brava che hai fatto le castagnole! A dire la verità io sto pensando intensamente alle frittelle e mi piacerebbe farne un po' prima che finisca il carnevale, ma sono così laboriose... Le castagnole sono quelle più durette vero? Ti sono venute bene?
Rosanna ha detto…
ho letto con tanta attenzione che non mi sono accorta che alla fine l'acquolina usciva dalla bocca.......cioccolata, che goduria!
mariantonietta ha detto…
Lo scorso inverno mi sono ritrovata per la prima volta a girare per bar qui a Lisbona e ad essere nella condizione di non poter ordinare il consueto vinho tinto, vino rosso, perché ero incinta. Ho così optato per la cioccolata calda e ho scoperto che anche qui ti danno il latte col nesquik, quando io invece mi aspettavo qualcosa di simile al ciobar! È partita la caccia alla vera cioccolata calda e l'ho trovata solo in alcuni bar e a prezzi allucinanti :(
Mel. ha detto…
Ecco, mi ci vorrebbe un Dandelion qui! Io mi sono fatta mandare la Ciobar dai miei, ma ammetto di non essermi cimentata nella ricerca di una buona cioccolata calda in zona. Ma neppure Ghirardelli ce l'ha una buona? Io ho comprato uno dei loro preparati in busta, ed effettivamente e' liquida come dici tu, pero' non ne ho cercati altri, quindi non saprei.
Giupy ha detto…
Che voglia di cioccolata che mi e' venuta adesso!! A San Francisco mi ricordo Girardelli Square che faceva tanto Willy Wonka..
Qui non sono ancora riuscita a trovarla...e di caldo ne avremmo ben bisogno!! mi arrangio a casa con cacao e fecola...
Anonimo ha detto…
Venute benissimo, in meno di mezzora erano pronte! Ecco la ricetta:

400 gr di farina setacciata
3 uova
1 cucchiaio di lievito per dolci
1 bicchierino di liquore (cognac o quello che hai in casa, io ho usato il Cointreau)
aroma di vaniglia q.b.
6 cucchiai di olio (io usato quello di semi)
6 cucchiai di zucchero

Una volta che hai fatto il composto, crei delle palline più o meno grandi come castagne, che butterai nell'olio bollente a friggere (io ho usato l'olio d'arachidi). Dopo averle fatte asciugare dall'olio in eccesso, le fai rotolare in una ciotola con dello zucchero in modo che questo possa aderire bene; oppure, se preferisci la versione "elegante", le cospargi di zucchero a velo. Fine. :-)
kivrin82 ha detto…
Che spettacolo! E meno male che hai trovato una cioccolateria degna di questo nome ^^
Alice P. ha detto…
Cugi come ti capisco, anche io amo la cioccolata calda!! Qui a Trieste c'è il capo in B, un cappuccino in tazza piccola, spettacolare, che nel resto d'Italia non si trova! Però la cioccolata non si batte!!!
Sabina ha detto…
Mmh... me lo segno così se passo da Trieste vedo di non perdermelo!! Comunque sì, la cioccolata buona, calda si fa fatica a batterla, soprattutto se si è golosiiiiii
Sabina ha detto…
Sì, finalmente!!
Sabina ha detto…
Sei brava ad arrangiarti, a me manca il tempo per i dolci ora col nanetto di casa... ma chissà, magari ti salta fuori una cioccolateria lì oppure può essere un buon motivo per venire a trovarmi! =)
Sabina ha detto…
Capisco la voglia... è tornata pure a me ripensando a quella tazza!!
Ghirardelli ha dell'ottima cioccolata da mangiare, ma quella calda lascia proprio a desiderare... purtroppo rispecchia i gusti americani e a me sembra ancora latte e cacao!
Sabina ha detto…
Sì, Mel, purtroppo Ghirardelli risponde ai gusti degli americani! Io prendo spesso i loro preparati per i dolci al cioccolato: sono una goduria!
Sabina ha detto…
Mi è caduto in mito, Mariantonietta: pensavo che in Europa fosse normale trovare la cioccolata calda come la immaginiamo noi italiani! E invece, pare sia proprio una tradizione nostra!
Sabina ha detto…
Sì, quando la cioccolata è buona, bisogna proprio leccarsi i baffi!
Adesso col pacco di Natale possiamo darci da fare anche a casa... manca un po' il tempo ma ci si può provare!
Sabina ha detto…
Uuh! Grazie per la ricetta!!!

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