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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Diversità a San Francisco

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Quando ero piccina, "diverso" era il mio compagno di classe trasferitosi a Padova da Pescia, in Toscana. Lui, ai miei occhi appariva proprio come uno straniero, abituata com'ero a frequentare principalmente i bambini del mio quartiere. Il mio orizzonte era evidentemente molto limitato... quante cose sono cambiate da allora in Italia e quante cose sono cambiate anche per me, che ora vivo da straniera dall'altra parte del mondo!   Ragionavo in questi giorni sulla diversità e su come io la percepisca in modo differente da quando vivo a San Francisco.  Pensavo che il concetto di "diverso", di per sè, è anche molto difficile da definire... e non posso, né voglio, perdermi nel cercare di darne una definizione che comunque risulterebbe troppo incompleta e comunque imprecisa.  Il fatto è che dopo tre anni di vita a San Francisco, il mio concetto di "diverso" ha evidentemente esteso i suoi confini nella mia mente.  Ciò di cui mi sono resa cont

Voci italiane a San Francisco # 6

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Barbara è stata la prima italiana residente a San Francisco che contattammo dall'Italia prima ancora di trasferirci in California nel lontano 2012, ed è stata quindi la prima italiana che ebbi il piacere di conoscere una volta arrivata in città. Di lei ricordo bene la prima impressione: rimasi colpita dal suo muoversi svelta per le vie del campus universitario in cui lavora, che credo sia per lei quasi una seconda casa... Ricordo di averla guardata con gli occhi della novellina e di averla ammirata per quel suo essere così a suo agio in un mondo che invece a me appariva ancora così estraneo e in parte ostile. Barbara, ti va di presentarti brevemente? Dicci un po' come sei arrivata in questa parte di mondo!      Il mio nome è Barbara, ho 33 anni, sono siciliana e dopo il diploma di liceo scientifico ho iniziato a viaggiare. Laureata a Padova in Biotecnologie mediche, ho conseguito un dottorato di ricerca in biologia molecolare presso l’Istituto San Raffaele di Milano. Dopo i

Pasqua a San Francisco!

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Pasqua e Natale, si sa, sono due dei momenti più difficili da superare per una persona che vive all'estero, lontano dalla propria famiglia di origine e dagli amici rimasti in Patria. Forse Natale lo è ancora di più perché d'inverno le giornate sono più corte, fa freddino e tutte le decorazioni si portano dietro anche molta malinconia.  A marzo-aprile invece, quando la primavera è già sbocciata da qualche mese a San Francisco, le giornate sono calde e lunghe e il sole dona alle guance un bel colorito dorato, si affronta meglio la lontananza facendo ricorso alla propria voglia di trascorrere del tempo all'aria aperta insieme al nucleo ristretto della famiglia. Proprio con questo spirito, dall'anno scorso abbiamo introdotto una nuova tradizione alla Maison Jaune : nel giorno di Pasqua (visto che qui in America la Pasquetta non esiste e si lavora!), si fa una gita fuori porta che comprende pranzo al sacco e una bella scarpinata esplorativa. Lo scorso anno scoprimmo le coll