I regali per la maestra
Chi mi segue anche sulla pagina facebook sa già che a scuola si è appena conclusa la teacher appreciation week, settimana in cui i genitori delle varie classi si preoccupano di far trovare sempre piena di prelibatezze la sala insegnanti.
Per sei giorni consecutivi fare pausa è stato uno spasso insieme a dolci fatti in casa, popcorn caramellati, frutta e verdura accompagnata da salse gustose e biscotti di ogni genere e forma.
Ma al di là delle singole delizie trovate, quello che più mi ha colpita è stato l'interesse, da parte delle famiglie che frequentano la scuola, a dimostrare la loro gratitudine nei confronti degli insegnanti.
Ecco, per me che ho lavorato anche nella scuola pubblica in Italia, questo è stato un vero shock culturale...
Spesso a fine giornata mi succede di sentire invitare le mamme a ringraziare la maestra all'uscita di scuola e all'inizio questa cosa mi stupiva. "Grazie perché?" pensavo.
Ma giorno dopo giorno mi sono resa conto del significato di quel ringraziamento e del messaggio che questi genitori stanno cercando di mandare ai loro figli.
Penso siamo tutti d'accordo nel dire che gli insegnanti offrono alla società un servizio non da poco...
A scuola, come del resto fanno anche tanti altri maestri in giro per il mondo, ci prendiamo cura di questi bambini per 9 ore al giorno, condividendo con loro gran parte della giornata; lavoriamo tanto, proprio tanto... e cerchiamo di far fiorire ognuno di questi bambini. Per tutto questo ora penso che quel grazie riconosca il valore del lavoro che facciamo ogni giorno.
E questo lo conferma anche il fatto che di solito i grazie tendono ad aumentare dopo quegli eventi speciali in cui la scuola invita i genitori o gli amici o i nonni a trascorrere un po' di tempo in classe con noi; è proprio in queste occasioni che le famiglie si rendono meglio conto di quanto sia prezioso tutto quello che facciamo ogni giorno per i loro bambini.
Ad ogni modo, lo shock culturale più spiazzante per me è arrivato negli ultimi di scuola prima delle vacanze natalizie.
Di tredicesima al lavoro neanche l'ombra... ma in compenso noi maestri abbiamo ricevuto una maglietta col logo della scuola e dalla segretaria una maschera di bellezza diversa per ognuno (la mia è fatta a forma di procione!). I regali più sostanziosi sono arrivati pero'dalle famiglie dei bambini della classe!
Questo il mio bottino natalizio:
- 260$ in contanti dal comitato genitori, accompagnati da una bottiglia di vino italiano;
- 100$ da una singola famiglia;
- una carta di credito visa da 100$ da parte della nonna della stessa famiglia;
- una tavoletta di cioccolata bianca al cardamomo e frutto della passione proveniente da New York;
- una bottiglia di vino austriaco;
- un'altra carta di credito visa da 100$ accompagnata da una coperta di pile, marshmallows, cioccolata Hershey's, Graham crackers e stecchini per fare gli s'mores di cui vi avevo parlato qui e persino un orsetto di peluche e un trenino per Tegolina.
A tutto questo si sono aggiunti tanti biglietti di auguri con foto dei bambini della mia classe e delle loro famiglie e tanti grazie scritti col cuore... Per ultima è arrivata anche la lunga serie di abbracci da parte dei bambini, abbracci caldi e pieni di sincero affetto pienamente ricambiato, che danno ancora più significato ad ogni sforzo fatto in classe. Sì, perché vedere crescere questi piccoli, vederli scoprire tante cose ogni giorno insieme a noi, è già di per sè una grandissima soddisfazione, ma per me sentire crescere anche le nostre relazioni è qualcosa di davvero speciale! E credo sia speciale anche per le famiglie che magari vedono i loro figli abbracciare per la prima volta i maestri...
Queste settimane di coccole sono state davvero un bel toccasana e ora non resta che godersi queste meritate vacanze avvolti in questa atmosfera che sa un po' di magia! =)
Per sei giorni consecutivi fare pausa è stato uno spasso insieme a dolci fatti in casa, popcorn caramellati, frutta e verdura accompagnata da salse gustose e biscotti di ogni genere e forma.
Ma al di là delle singole delizie trovate, quello che più mi ha colpita è stato l'interesse, da parte delle famiglie che frequentano la scuola, a dimostrare la loro gratitudine nei confronti degli insegnanti.
Ecco, per me che ho lavorato anche nella scuola pubblica in Italia, questo è stato un vero shock culturale...
Spesso a fine giornata mi succede di sentire invitare le mamme a ringraziare la maestra all'uscita di scuola e all'inizio questa cosa mi stupiva. "Grazie perché?" pensavo.
Ma giorno dopo giorno mi sono resa conto del significato di quel ringraziamento e del messaggio che questi genitori stanno cercando di mandare ai loro figli.
Penso siamo tutti d'accordo nel dire che gli insegnanti offrono alla società un servizio non da poco...
A scuola, come del resto fanno anche tanti altri maestri in giro per il mondo, ci prendiamo cura di questi bambini per 9 ore al giorno, condividendo con loro gran parte della giornata; lavoriamo tanto, proprio tanto... e cerchiamo di far fiorire ognuno di questi bambini. Per tutto questo ora penso che quel grazie riconosca il valore del lavoro che facciamo ogni giorno.
E questo lo conferma anche il fatto che di solito i grazie tendono ad aumentare dopo quegli eventi speciali in cui la scuola invita i genitori o gli amici o i nonni a trascorrere un po' di tempo in classe con noi; è proprio in queste occasioni che le famiglie si rendono meglio conto di quanto sia prezioso tutto quello che facciamo ogni giorno per i loro bambini.
Ad ogni modo, lo shock culturale più spiazzante per me è arrivato negli ultimi di scuola prima delle vacanze natalizie.
Di tredicesima al lavoro neanche l'ombra... ma in compenso noi maestri abbiamo ricevuto una maglietta col logo della scuola e dalla segretaria una maschera di bellezza diversa per ognuno (la mia è fatta a forma di procione!). I regali più sostanziosi sono arrivati pero'dalle famiglie dei bambini della classe!
Questo il mio bottino natalizio:
- 260$ in contanti dal comitato genitori, accompagnati da una bottiglia di vino italiano;
- 100$ da una singola famiglia;
- una carta di credito visa da 100$ da parte della nonna della stessa famiglia;
- una tavoletta di cioccolata bianca al cardamomo e frutto della passione proveniente da New York;
- una bottiglia di vino austriaco;
- un'altra carta di credito visa da 100$ accompagnata da una coperta di pile, marshmallows, cioccolata Hershey's, Graham crackers e stecchini per fare gli s'mores di cui vi avevo parlato qui e persino un orsetto di peluche e un trenino per Tegolina.
A tutto questo si sono aggiunti tanti biglietti di auguri con foto dei bambini della mia classe e delle loro famiglie e tanti grazie scritti col cuore... Per ultima è arrivata anche la lunga serie di abbracci da parte dei bambini, abbracci caldi e pieni di sincero affetto pienamente ricambiato, che danno ancora più significato ad ogni sforzo fatto in classe. Sì, perché vedere crescere questi piccoli, vederli scoprire tante cose ogni giorno insieme a noi, è già di per sè una grandissima soddisfazione, ma per me sentire crescere anche le nostre relazioni è qualcosa di davvero speciale! E credo sia speciale anche per le famiglie che magari vedono i loro figli abbracciare per la prima volta i maestri...
Queste settimane di coccole sono state davvero un bel toccasana e ora non resta che godersi queste meritate vacanze avvolti in questa atmosfera che sa un po' di magia! =)
Commenti
Dal mio punto di vista, se anche fosse una mancia non ci vedrei niente di male visto che in California la mancia viene data comunemente nei locali che offrono dei servizi (dai ristoranti ai parrucchieri, dai taxisti a quelli che si occupano della pedicure...) e di solito è tanto più sostanziosa quanto buono è stato il servizio offerto. E visto anche che gli insegnanti non prendono gran che in rapporto al costo della vita qui che è altissimo... perché no?
Qui purtroppo capita molto raeamente ed è davvero un peccato per i ragazzi e le famiglie.
E poi mi stupisce molto che in un sistema malato di ipercorrettismo formale come quello statunitense sia ammissibile fare un regalo in denaro a un'insegnante, che potrebbe essere così indotta a prestare maggiore attenzione agli allievi le cui famiglie elargiscono i doni più sostanziosi (attenzione, non sto dicendo che tu lo faccia o lo faresti. Parlo, appunto, del rispetto di una certa correttezza formale).
Mi hai svelato davvero una cosa assai curiosa che non avrei minimamente sospettato!
A onor del vero devo dire che anche io e mia moglie ringraziamo le insegnanti, diciamo loro quanto ci sentiamo fortunati ad averle, se lo meritano tutto.