Il Bimby: avventura semiseria di un robot errante
Quando stavamo per trasferirci in America, la nostra amica Madda, che viveva già in California da qualche anno, alla mia domanda: "Ma che cosa devo assolutamente portarmi dietro?", mi rispose così: "Portati qualcosa che pensi possa farti sentire a casa..."
Ci pensai per giorni, ma non mi venne in mente niente di cui fossi davvero certa. Poi la risentii e mi disse che lei si era portata delle tazze e che, una volta giunta dall'altra parte del mondo, esse contribuirono in parte al suo primo adattamento in loco.
A quel punto, capii: per me sarebbero state le fotografie, oltre ad un paio di tazzine del mio servizio da caffè da fatine e naturalmente alla mia tazza per la colazione, regalo di Susy.
Un anno e due mesi dopo, mi rendo conto che ciò che mi avrebbe veramente fatto sentire a casa - e che invece fui costretta a lasciare in Italia - sarebbe stato il Bimby! Non so se lo conosciate; si tratta di un robot da cucina che può fare tantissime cose: risotti, pane, pizza, gelato e brioches, tanto per dirne alcune.
Il rappresentante della Vorwerk che avevo contattato mi disse che la differenza di voltaggio tra gli Stati Uniti e l'Italia non mi avrebbe permesso di utilizzare il Bimby all'estero. Mi rammaricai, non sapete quanto, perchè questo robot da cucina mi è stato regalato per il matrimonio da un folto gruppo di zii e cugini, nonna compresa che tanto ci teneva a vedermi realizzata in cucina e che penso sempre mi guardi da lassù mentre preparo i miei manicaretti! Ma mi rassegnai perchè molti mi avevano detto che gli elettrodomestici italiani non avrebbero funzionato in America e lo lasciai dai miei insieme a tutto ciò che rimaneva in attesa di collocazione.
Una volta arrivata a San Francisco, grazie a Melina, mamma-blogger da Buffalo (qui per il suo blog) scoprii che invece qualche italiana coraggiosa aveva importato il Bimby in America e pareva funzionasse! Pulce nell'orecchio messa e improvvisamente l'odio nei confronti del rappresentante della Vorwerk che mi ha mentito comincia a montare.
Ma la certezza l'ho avuta quando per un caffè sono finita a casa di Elena, la WorldWideMom per intenderci (qui per il suo blog). Siamo in cucina e ad un certo punto, buttando l'occhio verso la finestra, vedo il Bimby. Mi pare un miraggio... Lo guardo meglio, è proprio lui. Il mento casca sul tavolo: il dubbio è diventato certezza. Balbetto qualcosa del tipo "M...m...m... ma... ma... quello? Quello? Qui funziona?". Lei tranquilla mi dice che funziona da anni in casa sua, il robot errante che dall'Italia giunse a Las Vegas e da Las Vegas arrivò a San Francisco. Mi racconta di tutte le pappe preparate per i suoi bambini, della pizza, del pane, del lievito di birra fresco che si infila in valigia in Italia.
Deciso: al prossimo viaggio, mi riapproprio del mio robot!
E così fu.
A giugno infatti sono ritornata a San Francisco col mio bel robottino dona-gioia-allo-stato-puro, che adesso campeggia placido nella nostra cucina.
Tutto questo per dirvi che se avete un Bimby e vi state
trasferendo in America, non lasciatelo a casa: esistono dei
trasformatori di energia che costano intorno agli 80$ per l'alto wattaggio (2000W) che vi permettono di utilizzare questo ed altri
preziosi elettrodomestici italiani all'estero! Io ho preso questo che a mio avviso ha un buon rapporto qualità-prezzo!
Una volta si diceva "Dove c'è Barilla, c'è casa". Ora io direi con certezza: "Dove c'è Bimby, c'è casa!".
Alla prossima
Postilla.
Divertente episodio all'aereoporto di Venezia. Mi fermano al controllo per aver individuato nel mio bagaglio a mano un oggetto che viene riconosciuto come pericoloso. La guardia mi invita ad aprire la borsa. Lo faccio. Guardando il Bimby, mi chiede: "Ma che cos'è?". Non faccio a tempo a rispondere che due altri passeggeri che stavano raccogliendo le loro cose gli dicono: "Ma come? Non lo sa?! Il Bimby! Un robot da cucina che fa il risotto, il pane, la pizza..." Leggo sul volto della guardia una certa ammirazione per le prodezze del mio robot errante. E allora aggiungo: "Sa, è un oggetto indispensabile per la mia cucina: me lo sto portando in America!". Lui sorride. Mi chiede se stiamo andando in vacanza, presumendo evidentemente che io non mi possa separare dal mio Bimby neanche un giorno! Gli spiego che viviamo in America e, dopo un anno di separazione, finalmente io e il mio Bimby stiamo tornando a vivere insieme.
E fu così che il Bimby divenne l'occasione per una chiacchierata tra sconosciuti...
Commenti
Allora esistono trasformatori adatti!! Pensa che io ho rinunciato a portare qualsiasi cosa dopo aver provato un asciugacapelli, un silkepil e un tagliacapelli. Andavano talmente lenti (e la macchinetta per i capelli fece la testa a onde) che mi decisi poi a lasciare tutte le cose elettriche in Italia!
[Che poi io il Bimby neppure ce l'ho. Prima o poi magari ci faccio un pensierino ;) ]
ma quindi si possono portare tutti gli elettrodomestici? tipo asciugatrici/lavatrici &Co.??
grazieeee
che belle notizie che mi fornite! quindi posso portare il mio adorato bimby con me in america? e pure lavatrice ed asciugatrice??? con 80$ cad. risolvo tutti i problemi di voltaggio???
uauuuu
Chi mi può aiutare?ho portato con me il bimby Tm6 in Costa Rica e ho comprato un trasformatore 110/220 V 3000w .
Ho messo in funzione il trasformatore ,ma fa molto rumore .
È normale .?grazie