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Vita di quartiere a Los Angeles

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Quando ci siamo trasferiti a Los Angeles ero molto sospettosa. Mi avevano detto che i californiani del sud sono diversi da quelli del nord (e di San Francisco in particolare). Mi avevano detto che quelli del sud sono decisamente meno diretti, più falsi, sorridono ma poi ti fregano...  Così le mie prime interazioni i losangelini sono state piuttosto rigide, segnate da questi pregiudizi iniziali.  Per settimane, forse mesi, sono sempre stata sul chi va là con chiunque provasse ad avvicinarsi.  Un giorno pero', camminando con mio figlio lungo la strada di casa, siamo stati fermati da un bambino che giocava con la sua nanny in giardino. I bambini hanno cominciato a giocare insieme e siamo stati invitati ad entrare: prima nello front yard ... poi nel back yard , assecondando il desiderio dei bambini.  Poi è arrivato anche il papà del bambino e siamo stati invitati ad entrare in casa. Ma io non me la sono sentita: non volevo essere scortese ma allo stesso tempo non mi sentivo a mio

E' nata Lenticchia!

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Lenticchia è nata l'11 giugno 2017 alle 10:04 del mattino!  E' venuta alla luce esattamente un mese fa in un ospedale del downtown di Los Angeles con parto cesareo, dopo 24 ore di travaglio. Alla nascita pesava 4,440 kg ed era lunga 55 cm.  Ma a parte questi numeri che dicono sì qualcosa di lei ma mica tutto, voglio dirvi che Lenticchia è una bambina meravigliosa! Lo so, io sono la mamma e si sa che la mamma è di parte perché è l'amore incondizionato a parlare a suo nome... ma è così, lasciatemelo dire: Lenticchia è proprio una bambina meravigliosa... la mia bambina meravigliosa!  Lenticchia ha una boccuccia di rosa, un nasino a patatina, capelli scuri a coprirle la testa, gambe e mani lunghe e affusolate e due piedini dalla pianta sottile e delle ditina dei piedi che sono uno spettacolo.  Ha due occhietti vispi e le guance... beh, le guance sono degne di quelle di suo fratello !  Pian piano, grazie al latte di mamma, braccia e gambe si stanno riempiendo di grinze

Vacanza a San Francisco

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Tornare a San Francisco da ospite, dopo averci vissuto per 4 anni e mezzo, è stato strano... intenso, bello e difficile allo stesso tempo! Welcome to San Francisco dice l'hostess al termine dell'atterraggio all'aeroporto SFO International ed io sento salirmi nel cuore una valanga di emozioni ma quella predominante è sicuramente legata al pensiero che finalmente sono tornata... a casa!  Poi non va esattamente così. O per lo meno, non è andata così come mi aspettavo.  San Francisco, Crissy Field Beach Per certi versi è stato come tornare in Italia: conosci a memoria quelle strade che attraversi, ad ogni angolo della città colleghi un ricordo, una persona in particolare, un evento successo nel tempo che hai trascorso lì. Ti sembra di esserti riappropriata dei tuoi spazi, della tua vita! E tutto sembra facile perché già lo conosci, perché è come se la tua macchina andasse avanti da sola senza bisogno di essere guidata e tu non hai bisogno di seguire ciecamente il naviga

Lenticchia

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Sei stata concepita a San Francisco a metà settembre e da allora hai continuato a crescere in me, che nel frattempo passavo attraverso la tempesta che un cambio di vita porta con sè.  Silenziosamente prendevi il tuo posto nel mio ventre mentre eravamo occupati a prendere decisioni più grandi di noi. E tu te ne stavi lì tranquilla anche quando quelle decisioni diventavano scelte concrete che avevano conseguenze nella vita reale. Hawaii, Isola di Maui - Lahaina Beach Sei venuta con noi alle Hawaii e proprio sull'isola di Maui hai cominciato a far percepire la tua presenza, in modo lieve ma costante. All'improvviso anche tu sei diventata reale, più reale di qualunque ecografia che avessimo visto sino a quel momento. Sei diventata parte della nostra quotidianità quando la nostra vita stava dentro a tre valigie e il resto se ne stava parcheggiato in un container, da qualche parte tra il nord e il sud della California.  Poi ti sei trasferita insieme a noi a Los Angeles e qui,

Cercare casa a Los Angeles

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Italiani. Con figlio treenne al seguito, pure! Di certo non siamo partiti granché avvantaggiati nella ricerca della casa quando siamo arrivati a Los Angeles! E non lo dico tanto per dire...  Generalmente gli americani amano gli italiani, amano il cibo italiano, amano raccontare delle loro vacanze in Italia o del sogno di andare in vacanza in Italia, un giorno, quando capiterà il momento giusto. Pero' non è detto che questo giochi a nostro vantaggio nella ricerca di una casa da affittare perché gli italiani, specialmente se arrivano direttamente dall'Italia, non hanno una storia del credito americana che tanto interessa a chi affitta una casa. Anzi di solito gli italiani non sanno neanche che cosa sia la storia del credito quando arrivano qui!  Del resto siamo degli immigrati, c'è poco da fare. Ci troviamo in un Paese straniero di cui non conosciamo le regole e prima di naturalizzarci, succede che con tali regole ci scontriamo/incontriamo prima di farle diventare nostre.

Lasciare San Francisco

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Non è stato facile... anzi, direi che è stata una delle esperienze più difficili della mia vita.  E' successo così, in un giorno qualunque della settimana: era il 15 dicembre pero', questo me lo ricordo bene. Un giorno segnato da una pioggia scrosciante che raramente ho visto a San Francisco nei 4 anni e mezzo in cui ho vissuto lì.  Per me è stato un po' come essere protagonista di un film, drammatico e strappalacrime.  Ci siamo chiusi il cancello alle spalle alla sera, con una macchina davanti, piena zeppa di valigie e dettagli di una vita intensamente vissuta nel nord della California.  Abbiamo chiuso il cancello d'ingresso della Maison Jaune sapendo di non avere più le chiavi di casa, quelle chiavi che per anni ci hanno riempito le tasche permettendoci sempre di rientrare in un posto diventato casa, la nostra casa.  E quando chiudi il cancello alle tue spalle così, sapendo che quella è l'ultima volta che lo farai e sapendo che hai lasciato dentro degli spazi