Racconti di Halloween a San Francisco

Halloween mi piace, ve lo raccontavo qui. In Italia non l'ho mai festeggiato, forse perché "ai miei tempi", cioé tra gli anni Ottanta-Novanta quando ero piccola, non era poi una festa così famosa e non era nulla se paragonata alle celebrazioni religiose dei Santi e dei Morti negli stessi giorni. 
Ma poi nel 2012 ci siamo trasferiti in California... 
Il primo anno non è cambiato praticamente niente per quanto riguarda il mio rapporto con questa festa. Ero qui già da un bel po' di mesi, ma di Halloween me ne sono altamente fregata: lui è arrivato, io non sapevo ancora bene che cosa significasse negli States e sono rimasta totalmente indifferente anche all'entusiasmo delle amiche che lo volevano festeggiare. In pratica, ho fatto finta che questa festa non esistesse. Eppure... ricordo perfettamente la curiosità che avevano generato in me quegli urletti di paura dei bambini sentiti per le strade del mio quartiere per tutto il pomeriggio.

Il mago trapana-panze
Il primo anno in cui ho festeggiato Halloween ero incinta. Anzi, ero super incinta! Avevo la pancia enorme di chi ha già superato da 4 giorni la data prevista per il parto e ancora vagabonda per la città con la scusa di dover fare qualcosa per smuovere un po' la situazione (dopo aver fatto milioni di scale, aver mangiato quintali di ananas e aver rinunciato solo all'olio di ricino...).
Qui eravamo sulla 24th Street di Noe Valley insieme ad Elena, la WorldWideMom e ai suoi bambini. Fu divertente, molto divertente, scoprire Halloween così, in compagnia di due bambini curiosi e desiderosi di riempire la loro borsa di dolci e leccornie. Cominciavo ad intravedere la magia negli occhi di tutti i bambini che incontravamo per strada, vestiti da super eroi, da maghi o da pompieri in cima alle scale di queste case abbarbicate sulle colline, pur di avere il loro dolcetto.
E intanto sognavo... immaginando come sarebbe stato per me festeggiare Halloween con il mio bambino in braccio...

San Francisco, Quartiere di Cole Valley
Un anno dopo, ecco il primo Halloween di Tegolina nel quartiere di Cole Valley. Fu allora che introducemmo anche una nuova tradizione in famiglia: quella di avere tutti e tre lo stesso tema di ispirazione per i nostri costumi. Lui vestito da draghetto verde a ispirare il nostro travestimento e noi con due cappelli dragheschi che venivano costantemente scambiati per un riferimento al film "Maleficent", non so se avete presente... 
E' stato divertente, tanto... musica live e non, gente che ballava per la strada e tanti bambini. Ma Teg ancora non camminava indipendente e così il Trick or Treat americano veniva recitato insieme a mamma e a papà.
Quest'anno molte cose sono andate diversamente. Teg tra pochi giorni compie due anni, si è fatto "grande"... cammina, corre, salta, è entrato da un bel po' in quella che qui chiamano la toddlerhood. E noi siamo nel turbine dei cosiddetti "Terribili Due", anche se per il momento poi così terribili non sono.

San Francisco, Tegolina pronto per Halloween
Immancabile quindi per questo Halloween il suo monopattino di cui ormai Teg non riesce più a fare a meno. 
Il costume? Beh, questa volta rispecchia uno dei suoi più grandi amori del momento: Tinker Bell, ovvero la nostra Campanellino di Peter Pan. 
Ma Teg non era una semplice fatina, era una bat fairy, una di quelle fate che aiutano i pipistrelli di Halloween ad imparare a volare di notte. Compito difficile e di alta responsabilità! Quindi, tolto il caschetto da professionista che gli preserva la vita nella sfida delle più ripide discese sanfranciscane - ecco che sulla sua testa, e pure sulla nostra, sono spuntate coppie di pipistrelli volanti. 
Non appena svoltato l'angolo di casa, è cominciata la serie infinita di tappe per il Dolcetto o Scherzetto, necessario a raccogliere un fior di malloppo. 
Assai velocemente il classico cestello a forma di zucca si è riempito sotto gli occhi increduli di Tegolina che non si capacitava di sì tanta generosità da parte dei vicini e degli abitanti di San Francisco tutti. Loro, tutti piazzati davanti alla porta di casa con ceste capienti o bacinelle piene di caramelle e lui, che si avvicinava cauto, appoggiava la mano sulle caramelle con lo sguardo basso. "Puoi prenderne una" dicevo, ma lui restava lì, con la mano a mollo nelle caramelle. E allora, dopo qualche minuto di attesa, erano i sanfranciscani a prendere in mano la situazione: gli offrivano due o tre caramelle e lui tutto orgoglioso le prendeva e le infilava nella sua zucca. E via per un'altra tappa... 
Peccato pero' che non sia durato neanche un'ora. Mica Halloween! Dicevo Teg! Era esausto: aveva saltato il solito riposino della tarda mattina e anche quello del pomeriggio. 
E così... il piccolo di casa si guarda attorno un'ultima volta, inebetito, con la faccia di uno che è finito nella migliore delle sue allucinazioni, e scoppia a ridere dopo aver finalmente capito che cosa stesse succedendo a San Francisco quella sera. Poi lo sediamo sul passeggino, neanche il tempo di allacciarlo e già dorme beato...
E' quindi toccato a mamma e papà continuare a festeggiare Halloween. 
Dopo aver raccolto qualche altra caramella lungo la strada con la scusa del bambino che dormiva nel passeggino, ci siamo rifugiati nel ristorante di sushi più vicino a casa e cena fu per noi. Quieta. Silenziosa. Così come non succedeva da un po'... 

W HALLOWEEN che conquista i piccini e pure gli italiani immigrati in California!

P.s.: Volete festeggiare Halloween a San Francisco l'anno prossimo? Tenete presente che in città si festeggia un po' ovunque, ma ci sono quattro quartieri in cui i festeggiamenti sono piuttosto spettacolari:
1. Noe Valley - 24th Street e Fair Oaks Street, che viene chiusa al traffico tra la 21th e la 26th Street;
2. Cole Valley - Belvedere Street, che viene chiusa al traffico tra Parnassus Avenue e la 17th Street;
3. Presidio Heights e Sea Cliff. 
Se volete più dettagli - e sapete leggere in inglese - andate dritti a questo bell'articolo.

Commenti

Unknown ha detto…
E' bello saper condividere e fare proprie le tradizioni di altri. Mi sembra faccia diventare più ricchi e più liberi. Bellissimo il bimbetto con ali e il caschetto.
Luciano ha detto…
Ma che tenero il piccolo che è troppo timido per accettare le caramelle!
Anna Bernasconi Art ha detto…
Una bat fairy? Teg mi ha svelato una razza di fate che non conoscevo proprio, fantastico!!! :-D
Sabina ha detto…
La mia immaginazione è molto ampia, Anna!! E in questo periodo la passione per Campanellino non ci fa vedere altro che fatine... =)
Sabina ha detto…
=)
Sono convinta che l'anno prossimo andrà diversamente!! Tu che dici?

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