Ho trovato lavoro!

E' successo tutto così in fretta, talmente in fretta che non ho avuto il tempo di rendermene conto nemmeno io... ma è proprio successo:
HO FINALMENTE TROVATO LAVORO!!
E così, dopo quasi due anni di vita da mamma a tempo pieno e dopo quell'avventura breve ma intensa cominciata da Twitter, torno di nuovo in pista e questa volta lo faccio sul serio. 
Comincia così una nuova storia per me, lontana da quel mondo accademico nel quale ho trascorso gli ultimi quindici anni della mia vita tra laurea, specializzazione, dottorato e post dottorato. 
Ricomincio a lavorare, sì, e lo faccio in una scuola italiana di San Francisco che mi ha accolta nel suo team di insegnanti all'inizio di settembre. 
Non si tratta di una scuola come tutte le altre... è una scuola speciale, sotto molti punti di vista. Si propone innanzitutto di insegnare la lingua e la cultura italiana a bambini, figli di genitori di provenienza mista (un/a italiano/a con un/a americano/a o straniero) o di genitori che hanno comunque un legame con l'Italia e vogliono trasmetterlo al loro bambino. 
La scuola si ispira al metodo di Reggio-Emilia che, per chi non lo sapesse, è un approccio pedagogico per la scuola dell'infanzia nato proprio a Reggio dopo la Seconda Guerra Mondiale quando si volevano investire fondi ed energie nell'istruzione e nell'educazione dei più piccoli. I principi su cui si fonda questo metodo si basano sulla capacità dei bambini di saper costruire le proprie conoscenze guidati dai loro stessi interessi; sull'idea che possano conoscere loro stessi e il mondo che li circonda anche attraverso le relazioni con gli altri; sull'importanza della comunicazione e quindi sul ruolo degli adulti in quanto guide nel loro processo di apprendimento. 
Non conoscevo, se non per fama, la storia delle scuole di Reggio e non sapevo che il loro approccio avesse ispirato molte scuole nel mondo. E devo anche dire che sebbene io sia sempre stata più favorevole alla scuola pubblica, nella quale del resto ho studiato e poi lavorato, questo sistema scuola ha fatto risuonare le mie corde, le corde di una mamma che crede fortemente nell'importanza per i più piccoli di imparare dalla propria esperienza, guidati in questa evoluzione da adulti rispettosi del diritto dei bambini di scoprire il mondo. 
E' stato quando sono diventata mamma che ho scoperto che crescere un bambino significa per me offrirgli uno spazio safe all'interno del quale sperimentare e mettersi alla prova testando i suoi limiti e imparando a superarli. Ed è stato dopo la nascita di Tegolina che ho capito che rispettare mio figlio - e quindi rispettare ogni bambino - significa per me rispettare la sua curiosità per la vita e il suo desiderio di scoprire ed imparare. 
Per questo quando ho letto del metodo Reggio, mi sono sentita subito vicina a questa scuola che, tra l'altro, segue anche il programma del Baccalaureato Internazionale dedicato ai bambini dai 3 ai 12 anni che intende formare studenti interessati e curiosi dell'apprendere, fuori e dentro l'aula.
Così venerdì mattina faccio il colloquio con la direttrice, vedo la scuola e conosco la classe nella quale avrei lavorato. 
Lunedì mi arriva l'offerta.  
Ho una settimana per pensarci e mi accorgo che lo scoglio più grosso è costituito dalla ricerca di un asilo per Teg, ma una volta che ci siamo resi conto che una soluzione in città si può trovare, accetto il lavoro e la mia avventura ha inizio qualche giorno dopo!

La prima settimana è stata durissima, per un milione di motivi. 
Primo fra tutti il distacco da mio figlio. 
E' stato tanto difficile stare lontano da lui per così tante ore. 
E' stato pesante sentire la sua mancanza e vedere che non c'era più troppo tempo per noi, che non c'erano più quelle lunghe giornate da inventarci quotidianamente. E per diversi giorni mi sono sentita una mamma a metà... una donna e una mamma che si affannava disperatamente per riuscire a far quadrare tutto in un momento in cui niente quadrava più.
A questo si aggiunga tutto quello che succedeva a scuola: il dover imparare tutto e il dover accomulare informazioni in ogni secondo lì. Il cervello mi scoppiava. E nel frattempo dovevo conoscere e mettermi in contatto con questi 21 bambini, cominciare a guidare le loro attività quotidiane, dovevo adattarmi alla loro routine serrata fatta di tanti impegni con specialisti diversi e di spostamenti nelle aule della scuola. 
Più volte ho avuto l'impressione di essermi aggrappata ad un treno in corsa. E ci sono stati momenti in cui ho pensato di voler tornare sui miei passi, di non essere davvero pronta per tutto questo... Ma siccome non riesco a rinunciare alle sfide, anche a quelle più impegnative, ho deciso di andare avanti e provarci con più energia ancora, anche perché questo lavoro ci dà l'aiuto economico che stavamo cercando da tempo.
Nel weekend mi sono concessa un riposino di 3 ORE, ma poi questa settimana sono ripartita bene e, ora che si sta chiudendo, mi accorgo che è proprio volata. 
Tegolina ha preso il suo ritmo ed io il mio e alcune cose hanno cominciato ad andare in automatico. I bambini in classe mi chiamano per nome e mi riconoscono come la loro teacher, mi cercano e mi abbracciano e partecipano al percorso educativo che abbiamo iniziato. 
Resta che io ho ancora tanto da imparare, specialmente nelle riunioni quotidiane e settimanali con colleghi, direttrice e responsabile del baccalaureato, e restano le corse quotidiane. 
Ma ora mi sembra anche che questa sia un'esperienza che mi arricchisce tantissimo giorno dopo giorno come persona, come donna, come mamma e come insegnante. Mi arricchisce nella scoperta di un mondo che non conoscevo, nell'interazione con i bambini e i loro genitori e con i colleghi, figure alle quali non ero più abituata dopo due anni di vita da mamma. E mi fa anche vedere a che punto sono io con la mia evoluzione personale. 
Quindi, tutto sommato, mi sembra che stiamo ingranando e ce la possiamo fare! =) 
Voi che dite? Ce la faranno i nostri eroi...?

Commenti

Luciano ha detto…
Ce la stanno già facendo. Complimenti, chi la dura la vince. Sarai un'insegnante stupenda.
Marica ha detto…
che bello, bravissima sabi, congratulazioni!!!
Mammeneldeserto ha detto…
Bravissima !!! Davvero felicissima per te . Immagino che sara' durissima ma tu sei una persona super affidabile e determinata . Ti abbraccio tanto e aspetto altre news
Unknown ha detto…
bravissima! tantissimi auguri da una sconosciuta che ogni tanto ti legge molto volentieri.
paulo ha detto…
Bella, coinvolgente, prosciugante, creativa, stimolante, utile,...attività: buon ... lavoro !!!!
Alice P. ha detto…
Quanto ti ammiro Cugi, vorrei insegnare anche io. Praticamente sei in una scuola che utilizza il metodo costruttivista fel diagramma di hein! Favoloso!! In bocca al lupo per la tua nuova avventura Cugi!
Claudia ha detto…
io che ho insegnato per tutta la vita e mi sono divertita, pur "sgobbando" tantissimo dal primo all'ultimo giorno, posso dirti che hai davanti un futuro meraviglioso. E sarà proprio quell'impostazione da ricercatrice, che entrambe abbiamo, che ti salverà nei momenti (inevitabili) di difficoltà e che arricchirà continuamente il tuo lavoro e i tuoi rapporti con i bambini :)
cristiana marzocchi ha detto…
Senza alcun dubbio.
Cristiana
Emy ha detto…
congratulazioni! ce la farai eccome :)
Hermione ha detto…
Oh, yes! Congratulazioni!
Drusilla ha detto…
Bravissima!!! Ma certo che ce la farai! Sono proprio felice per questa tua nuova avventura.
Un abbraccio
Anna Bernasconi Art ha detto…
È un nuovo inizio, evviva!
Forse un poco sconvolgente, all'inizio, ma... a mio parere si prospetta molto stimolante!

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