Estate a San Francisco
Ma quando mai?? |
Per la prima volta da quando vivo a San Francisco, tre anni or sono, sudo. Sì, sudo. Incredibile no? Mai successo.
E per per la prima volta da quando sono qui, oggi sulla spiaggia sono stata in costume, dico i-n c-o-s-t-u-m-e. Ma ci rendiamo conto?
Capisco che per voi, abituati al solito caldo tra luglio e agosto almeno, tutto questo parlare di 26-30 gradi con un clima secco non sia così sorprendente... ma per me, che a San Francisco d'estate ho sempre patito il freddo, è davvero una gran cosa!
Quando approdai in città nel lontano aprile del 2012, l'estate californiana era alle porte ma a dire la verità io non avevo la più pallida idea di come fosse l'estate a San Francisco!
In vacanza, un paio d'anni prima, ricordo di aver lasciato in valigia canottiere e maglie a maniche corte per indossare più spesso felpa e jeans. Era giugno. Ma questa esperienza precedente non mi aveva indotta a credere che l'estate qui facesse sempre freddo... ahimè!
Risultato?
Nella prima estate vissuta qui, vuoi perché il corpo - e lo spirito - dovevano ancora abituarsi al cambio di Continente, vuoi perché io mi aspettavo l'estate californiana vista nei film (attenzione: quei film coi surfisti a petto nudo e le donne in bikini sono ambientati in California, ma più a sud!), fatto sta che patii tanto ma proprio tanto freddo. E capii anche come mai lo scrittore Mark Twain pare abbia detto che l'inverno più freddo che ricordava è stato un'estate a San Francisco.
Io riuscii a trovare un po' di pace solo dopo un ricco rifornimento di felpe, pile e tute, del resto necessari alla mia sopravvivenza nei primi mesi qui in città...
Ma cosa significa allora che "fa freddo in estate a San Francisco"? Ve lo dico subito. Significa che il cielo è coperto, c'è un vento gelido che arriva dritto dall'Alaska e c'è la nebbia, una nebbia che pero' è un po' diversa da quella invernale della Pianura Padana per intenderci. Assolutamente necessari diventano quindi felpa, jeans e una bella giacca leggera che tenga il vento, come dico sempre a chi mi scrive per sapere che cosa mettere in valigia venendo in vacanza d'estate a San Francisco.
Che poi, non è che la nebbia ci sia sempre!
Succede che un giorno sali sulla cima di Twin Peaks e vedi San Francisco così:
San Francisco da Twin Peaks |
San Francisco non vista da Twin Peaks (18 luglio 2015) |
E' un fenomeno strano quello della nebbia: di solito arriva dopo uno o due giorni di caldo. E da come l'ho capita io, sono le temperature più alte a far scaldare la superficie dell'acqua dell'Oceano che si trasforma in vapore e sale; poi arriva il vento, che a San Francisco non manca mai, e spinge la nebbia verso la città. Ecco fatto!
Che poi, ad essere sinceri, le cose sono anche cambiate parecchio in questi ultimi tre anni. Nel 2012 ricordo che nel quartiere di Noe Valley la nebbia arrivava puntualissima ogni pomeriggio alle 3. Davvero svizzera! Cominciava a tirare il vento e, poco dopo, una coltre informe scendeva da Twin Peaks attraversando le strade di Noe Valley e nascondendo case e backyards.
Ultimamente pero', questa nebbia così fetente non s'è più vista e per andarla a cercare è bene puntare dritto verso la Baia o sull'Oceano, oppure verso i quartieri più vicini all'acqua. Lì, specialmente nei dintorni del Golden Gate Bridge, fa pure un certo effetto... tant'è che in tanti l'aspettano per giorni con lo scopo di scattare una memorabile foto con il ponte rosso e la città.
Golden Gate Bridge, San Francisco |
La città non si vede, nascosta dal letto di nebbia che ha fatto il suo ingresso silenzioso nella Baia.
E se la nebbia è diminuita un po', questo caldo ha cominciato a fare capolino a San Francisco solo dall'anno scorso. Dura poco, qualche settimana al massimo... ma allora forse è il caso di mettere in valigia pure canottiere e pantaloni corti, che a questo punto... non si sa mai!
Pare comunque che quest'ondata di caldo non durerà molto, quindi già da venerdì, dovrò riabituarmi ai classici 15-20 gradi al massimo e cercare di scordarmi quanto bene si sta al caldo, con le finestre aperte anche alla sera e i piedi scalzi che cercano refrigerio sul pavimento fresco.
Ma nel frattempo me lo godo questo caldo, continuando sotto il sole la mia scoperta delle spiagge della città e dei suoi dintorni insieme a Tegolina che nel frattempo fa pratica con le onde dell'Oceano. "Fa pratica"... diciamo più che altro che rischia la vita ogni 2/3 minuti pur rimanendo fermo sul bagnasciuga perché le onde arrivano potenti e lui è distratto a guardare paletta e secchiello. Mi sa che non ha ancora ben chiara la differenza tra le onde di Cervia e le onde di San Francisco... domani gliela spiego meglio! =)
Commenti
Ho citato quel ponte nel mio ultimo post. Lisbona ne possiede uno che lo imita e possiede anche un Cristo Redentore in miniatura. In pratica ci sono un pezzo di San Francisco e un pezzo di Rio nel cuore della capitale lusitana :)
Un abbraccio a te e Tegolina.
E che bello che ci sia un pezzettino di entrambe lì a Lisbona! E' una città che ho amato proprio tanto... E sai, del ponte ne avevo parlato proprio con Elle diversi mesi fa: non credo di averlo visto quando ho visitato la sua città!