Non sono tutte rose e fiori! # 1

Se mi seguite sin dagli inizi di questa mia avventura californiana, probabilmente sognate già da tempo di trasferirvi a San Francisco. A San Francisco il cielo è quasi sempre blu - per lo meno se vivete nella parte giusta della città, cioè quella non invasa dalla nebbia! - il sole splende, l'inverno è breve (e comunque piuttosto mite) e già alla metà di gennaio le magnolie fioriscono. E dal punto di vista sociale? Si sa: una grande civiltà. Questo per lo meno è quello di cui vi ho convinti in questi due anni e mezzo di racconti da San Francisco.
Non voglio quindi con questo post distruggere questa immagine dell'isola felice ma vorrei avvertirvi di una cosa: questo blog è nato per fare trovare a me il buono in questa città quando ancora il trasferimento in questo Nuovo Mondo era un grande cultural shock! Ora, che credo di aver in parte superato il dramma, vorrei provare a mostrarvi anche alcuni degli aspetti negativi di questa città che, pur restando splendida, non è tutta rosa e fiori! Perché del resto, come in tutte le cose, c'è sempre il retro della medaglia... 

Spesso ricevo e-mail nelle quali mi si chiede quali siano i quartieri migliori in cui alloggiare, quali invece le aree pericolose da cui stare alla larga, di notte o di giorno. E a tutti dico che, in generale, San Francisco è una città tranquilla. Ciò non toglie che anche qui succedano di tanto in tanto delle cose spiacevoli. 

Immagine presa da SpotCrime
Se uno guarda ad esempio una mappa come questa su cui sono segnati tutti i crimini commessi di recente vedrà che c'è un po' di tutto: dagli scontri (il simbolo è il pugno giallo) ai furti in genere (l'omino blu), dai furti d'appartamento (l'uomo in nero mascherato) alle rapine (il ladro che scappa col bottino in mano) e agli atti di vandalismo (bottiglia spray verde). I punti interrogativi si riferiscono a crimini di diversa natura e gli arresti invece sono segnalati dalle manette. Mappe come questa aiutano un po' a farsi un'idea della realtà dei singoli quartieri, quindi magari prima di scegliere di alloggiare in un posto o in un altro, potreste pensare di dare un'occhiata al sito SpotCrime.

Tuttavia gli eventi per me più scioccanti sono ancora le sparatorie e, anche se qui ce ne sono poche rispetto ad altre città americane, succedono ogni tanto
Alcuni quartieri come SoMa e Tenderloin sono noti per la loro pericolosità, specialmente di notte, e lo stesso si può dire per altre zone, più periferiche, nell'area sud di San Francisco. In qualche modo ci si aspetta che il morto per arma da fuoco ci scappi nei quartieri di SoMa, Mission o Tenderloin oppure fuori dalla città, ad Oakland per esempio.
A volte pero' accade che avvenga una sparatoria in un quartiere residenziale di per sè tranquillo e in questo caso, la mia paura sale a mille perché improvvisamente mi sembra che nessun posto sia veramente safe.
Qualche settimana
fa per esempio quattro persone sono state freddate all'interno di un'auto rubata alle dieci di sera di venerdì ad Hayes Valley, uno dei quartieri che attraverso in auto di tanto in tanto. Negli articoli giornalistici usciti nei giorni a seguire si parlava di un regolamento di conti tra gang ma ciò non ha diminuito il mio shock e nemmeno quello della comunità di Hayes Valley e della città tutta.


Questo ovviamente riporta a galla nella mia mente uno dei gravi problemi che affligge il mondo americano: le armi, disponibili a chiunque nei negozi specializzati. Un'idea con la quale non ho ancora fatto veramente pace. A qualche blocco dalla Maison Jaune c'è un negozio che vende armi appunto e ogni volta che ci passo davanti sento un brivido gelido corrermi giù per la schiena. 
E la scorsa settimana nel tram, di mattina, ad un ragazzo è caduta una pistola per terra... nel mezzo del tram. Panico. Terrore. Sgomento. Era finta ma nessuno lo ha capito sino a che non lo ha detto il ragazzo, ad alta voce, per tranquillizzare tutti noi passeggeri. Un signore pero' ha detto la sua, una cosa come: "Ci hai proprio spaventati, ragazzo!" Lui gli ha risposto dicendo che di questi tempi bisogna difendersi e quell'arma a lui serve per spaventare i malviventi. E così è cominciata una lunga discussione...
L'impressione è quindi che i sanfranciscani non siano tutti d'accordo sulle armi! Ma come molti americani alcuni sono favorevoli all'uso e anzi ritengono che avere una pistola in casa faccia un tutt'uno col desiderio di safety, di sicurezza e sia quindi necessario. 
Io, sinceramente, faccio ancora molta fatica a considerare un'arma una forma di difesa... E voi cosa ne pensate?  

Commenti

Francesca ha detto…
Ciao, ho scoperto ora il tuo blog, molto utile e carino! complimenti
Sabina ha detto…
Ciao Francesca, piacere di leggerti! Grazie per i complimenti e a presto!
Anonimo ha detto…
Temevo peggio; tipo che i mezzi di trasporto non funzionano in salita e te la devi fare a piedi ;)
Il discorso armi purtroppo vale in tutti gli stati uniti :(
Carolina G. ha detto…
Io ho la paranoia che qualcuno possa introdursi in casa, non perchè abbia cose di valore (magari) ma per paura che per vendetta facciano qualcosa di brutto ai miei pelosini.
Ecco per quanto sia contraria alle armi, un bel fucile a salve come quello di zio Paperone vorrei tenerlo accanto al letto certe notti in cui ogni scricchiolio mi manda in paranoia!
Sabina ha detto…
Te lo assicuro: i mezzi di trasporto funzionano, anche in salita! =)
Bisogna semplicemente tenersi forte, specialmente sull'autobus, per evitare di scivolare e finire spiaccicato addosso al vicino!
L'avventura più in salita? Sul cable car: si ferma apposta prima di una salita ripida per prendere la rincorsa!

E per quanto riguarda le armi... sì, è un discorso noto... trito e ritrito ma che rimane invariato purtroppo.
Sabina ha detto…
Qui di scricchiolii ce ne sono sempre tanti vivendo in case di legno e ormai ci ho fatto l'abitudine ma capisco la tua paura!
Giorgia ha detto…
Penso avrei più paura di avere una pistola in casa che del crimine che potrei subire... Una pistola dalla quale può partire un colpo, possono trovarla i bambini o può cadere accidentalmente... E se il malvivente poi vede che hai una pistola e si spaventa e perde la testa e ti spara?
Mi sembra che le probabilità di farsi male siano notevolmente più alte possedendo una pistola, anche solo "da difesa".
Per non parlare del fatto che non avrei mai il coraggio di sparare ad un essere umano (anche il puntare una pistola penso mi creerebbe qualche problema).
Questo é un aspetto della società americana che proprio non mi piace!
Giorgia
Marica ha detto…
post molto interessante... e vado subito a vedermi quel sito!
Anonimo ha detto…
Qualche giorno fa c'e' stata una sparatoria nel mall dove vado una volta a settimana a fare la spesa. Il fatto non mi ha turbata piu' di tanto, soprattutto dopo aver letto che si trattava di una lite familiare finita in tragedia. Ma forse e' perche' vengo da Roma, dove purtroppo di fatti cosi' ce ne sono sempre. L'unica differenza la fa il pensiero che il pazzo che guida accanto a me abbia la pistola nel cruscotto.
Certo, il tipo sul tram avrebbe terrorizzato anche me.
Anna Bernasconi Art ha detto…
Ovviamente c'è sempre "l'altro lato della medaglia"... E questo è bello tosto!
Fa decisamente paura pensare alle armi ed è assurdo che con tutta l'intelligenza che dovremmo aver raggiunto si debba difendere la propria vita dalla volontà delle altre persone. Non da un incidente ma dalla volontà.

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