Nove mesi di ME e di TE...G

Trovo che la scelta di un titolo sia sempre molto significativa, forse perché per lavoro ho scritto diversi articoli scientifici e il titolo ha sempre costituito per me la gemma da apporre sulla ricerca al termine della divulgazione dei risultati. Pensavo questo oggi rivedendo il titolo che otto mesi fa scelsi per un post dedicato al primo mese di vita di Tegolina: "Un mese di TE...G"
In questo titolo ritrovo la mia immagine di mamma completamente presa dalla cura di un neonato assai speciale. Mi passano davanti agli occhi, come in una sequenza di fotografie, i primi momenti insieme a Teg, il contatto pelle a pelle, le poppate ogni due ore, i pianti di fame e i sorrisi soddisfatti, a pancia piena. E mi accorgo solo ora di quanto i bisogni di Teg determinassero determinino lo scorrere delle mie giornate, i miei pensieri, i miei umori... Ma la mia percezione del mondo era filtrata da quei bisogni su cui si concentrava la mia attenzione. Ero dentro ad una sorta di turbine in cui cercavo di destreggiarmi, nel tentare di essere (o forse di diventare) una mamma premurosa, attenta, capace. Perché nessuno ti insegna ad essere mamma e durante le settimane della gravidanza cerchi di prepararti come meglio puoi a quel momento in cui terrai tra le braccia tuo figlio, ma in realtà non c'è modo di prepararsi veramente a quell'evento... 
Con la nascita di tuo figlio - adesso me ne rendo veramente conto - nasce anche una mamma. E mentre tuo figlio scopre il mondo, tu scopri che cosa significa prendersi cura di un'altra persona che dipende totalmente da te. Io mi sono sentita all'improvviso caricata di una grandissima responsabilità... una responsabilità che, credo, non ti lascia mai, anche se adesso penso che vorrei che si trasformasse e si evolvesse negli anni, lasciando sempre più spazio a me e all'individualità di mio figlio. 

In quel titolo che scelsi vedo la tutta la mia devozione, il sacrificio, il mio scegliere, quasi inconsciamente, di mettere da parte tutta me stessa per lui, per prendermi cura di un piccolo esserino che aveva bisogno di essere nutrito e accudito per ventiquattro ore al giorno.  Non c'era spazio per me in tutto questo, perché ciò che contava era la sopravvivenza del mio bambino. 
Mi accorgo che per me è stato quasi facile entrare in quel vortice in cui Teg ed io esistevamo come entità unica: ho seguito gli eventi e sacrificarmi mi è venuto particolarmente naturale, l'ho trovato giusto, o meglio... mi è sembrato l'unica via.

Ma nei mesi qualcosa è cambiato. 
In primo luogo sono cambiata io, credo.

Sicuramente su di me ha avuto un notevole impatto un corso intensivo di yoga (e non solo) intitolato Alchemy of Postpartum. Recovery and the Journey into Motherhood (= L'alchemia del post parto. Il recupero e il viaggio nella maternità).
Si è trattato di un regalo speciale che ho ricevuto da mio marito: tre giorni dedicati a me stessa, durante i quali ho potuto fermarmi a riflettere sulla venuta al mondo di Teg, sulla mia esperienza della sua nascita, sull'essere diventata mamma, e quindi sul post parto. 
Questa occasione è stata importante per me, davvero importante, perché mi ha fatto rendere conto di quanto quel sacrificarsi per mio figlio mi avesse spinto a mettere completamente da parte me stessa per pensare solo a Teg. Piano piano, senza che nemmeno me ne accorgessi, la mia luce interiore si è affievolita, forse si è proprio spenta (so che suona spiritual-fricchettone, ma non trovo parole migliori per rendere quello che sento). Questo corso mi ha dato uno scossone, con amore: mi ha fatto riscoprire - o forse conoscere per la prima volta - il desiderio di voler bene a me stessa, il piacere di dedicarmi del tempo scegliendo consapevolmente di fare qualcosa per me; io che probabilmente avevo sempre vissuto rivolgendo lo sguardo alla felicità altrui, senza arrivare mai ad essere felice veramente.   

Ecco perché oggi quel titolo "Un mese di TE...G" diventa: "Nove mesi di ME e di TE...G".
 
Teg al parco giochi
Dicevo prima che sono cambiata io, ma naturalmente, in questi mesi è cambiato anche Tegolina, e con lui è cambiato anche il nostro rapporto. 
Sono cambiati i suoi desideri e le sue risposte. Cresce, giorno dopo giorno, e cresce con lui il desiderio di autonomia, che tanto mi sta a cuore: lo vedo nel gioco, nei lunghi momenti che trascorre nella sua cameretta stando per conto suo; lo vedo nella decisione con cui cerca di afferrare il cibo e se lo porta alla bocca con una mano o con entrambe; lo vedo nei mugugnii e nei lamenti che fa quando oso aiutarlo. A volte leggo frustrazione in quei lamenti e a me viene da incoraggiarlo a ritentare, rendendo allo stesso tempo esplicito quel senso di frustrazione causata dalla difficoltà dell'impresa. E mi emoziono vedendo quanto è bravo a persistere nei suoi tentativi. Empaticamente, mi intenerisco quando fallisce, così come mi riempio di gioia nel cogliere sul suo viso tutta la soddisfazione nata dai suoi successi.
Cresce la sua curiosità verso il mondo, verso gli altri. Al parco continua a sorridere a tutti e ultimamente tende ad avvicinarsi ai bambini, li vuole toccare, sulla testa, sui capelli, sul viso, sulle labbra e si allunga per prendere i loro piedi o per infilare il ditino nella loro bocca. Fa così anche con me ed esplora gengive e denti, quasi fosse un esperto odontoiatra!  

Giunti alla soglia dei 9 mesi dalla sua nascita, mi compiaccio di questa evoluzione che ogni giorno trasforma il nostro stare insieme. 
Auguri Tegolina!

Commenti

Mammeneldeserto ha detto…
che donna tenera che sei....anche io ho fatto il tuo percorso, solo che ci sono arrivata un po' dopo. Tu abbraccio forte a te e a quel piccolino......
ero Lucy ha detto…
Piccoletto come cresce ♡ siete proprio una grande squadra. Bacio :*
Unknown ha detto…
Auguri al tuo bimbo!!! :-) avere un bimbo deve esser la cosa più bella del mondo :)
Mamma in Oriente ha detto…
Che regalo delicato ed attento da parte di tuo marito...
Rosanna ha detto…
Si concordo guardare il mondo con gli occhi dei bambini e camminare con loro e la cosa più bella del mondo!
Claudia Arici ha detto…
questo post mi è piaciuto così tanto da meritarsi un posto nella mia rubrica Top of the post! http://diariodalmondo.wordpress.com/2014/08/11/top-of-the-post-2/

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