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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Teg va a yoga!

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Come un buon sanfranciscano che si rispetti, Tegolina ha cominciato a fare yoga oggi. Se n'è andato alla prima lezione nel suo passeggino, accompagnato da mamma e papà in una bella giornata di sole, che pareva primavera.  Si comincia presto qui a praticare lo yoga: è proprio una filosofia di vita che rappresenta, per molti locali, l'appuntamento fisso settimanale, a tutte le età! (ve ne parlavo qui , ricordate?).  E Teg, che già aveva vissuto questa esperienza per mesi dentro alla pancia della sua mamma ai tempi del corso prenatale , non vedeva l'ora di conoscere la maestra Jane e sgranchirsi le gambe sperimentando alcune posizioni nuove.  E fu così che passammo al corso successivo del mattino, quello che segue il corso prenatale delle donne panzone. Al corso di yoga post natale vanno mamme e bambini dai 2 mesi in su; ed eccoci quindi anche noi, puntualissimi nelle nostre 8 settimane di vita.  Fa un certo effetto vedere uscire le panzone ed entrare noi, in quella ste

Il panettone non ci basta!

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Se nel periodo delle feste vi trovaste casualmente in America, potreste essere fortunati e rintracciare in qualche negozio un panettone di tradizione italiana ma prodotto negli States. In questo caso, potrebbe anche capitarvi di trovare scritte sulla scatola del panettone le istruzioni per l'uso di quest'ultimo, accompagnate da una serie di immagini assai esplicative. 1. Tira fuori dalla scatola di cartone e dalla busta in plastica il panettone (e che non ti venga in mente di metterlo in micronde così com'è, come tanti prodotti che si vendono pronti per essere infornati, con l'involucro e tutto!) e sistema il panettone su una superficie adatta al taglio;  2. rimuovi la carta attorno; 3. taglia a fette il panettone dall'alto verso il basso (sia mai che tu possa anche solo pensare di fare il contrario!). Servi, e goditelo!; 4. conserva il rimanente (se dovesse davvero avanzare qualcosa) in un contenitore sigillato da sistemare in un luogo fresco e secco. 

Auguri!

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Tanti auguri di Buon Natale direttamente da San Francisco,  la città che ti sorprende sempre! Alla prossima, Sabina

E così è arrivato il Natale anche qui

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La Maison Jaune , tutto d'un botto, ha ripreso la sua consueta veste natalizia! L'anno scorso avevamo dovuto aspettare la vigilia per vedere gli spazi comuni vestiti a festa... quest'anno invece, visto che i padroni di casa avevano in programma una migrazione invernale in quel di Buffalo, si sono dati da fare questa settimana e, in quattro e quattr'otto, hanno imbastito il setting natalizio.  L'ingresso purista di cui vi parlavo qui in occasione di Halloween si è trasformato quindi in un ammasso informe di dettagli, tutti a tema natalizio: sotto e sopra al mobile centrale, una sfilza di stelle di Natale; non mancano le pigne giganti recuperate chissà dove e, al centro della composizione, un bel Babbo Natale plasticone, pieno zeppo di brillantini che offre sicuramente il tocco di classe. Ah, new entry rispetto allo scorso anno: il rampicante ad inquadrare la scena.  Se pensate che tutto questo sia estremamente kitsch... beh, mi trovate perfettamente d'acco

L'(in)efficienza americana

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Ora, non so voi, ma quando ancora vivevo in Italia, vedevo l'America come il luogo dell'efficienza: nella mia mente, tutto lì funzionava alla perfezione e avrei detto facilmente "Altro che in Italia!". Sappiate che un altro mito americano che ho sfatato da quando vivo qui in California è proprio questo. Ve lo dico a chiare lettere: L'EFFICIENZA AMERICANA NON ESISTE!  Un esempio tra tanti... la patente.  Giusto un esempio Ricordate che ancora quando Tegolina se ne stava nella mia pancia abbiamo affrontato insieme l' esame teorico e quello pratico per ottenere la patente californiana?  Beh, oggi finalmente, dopo due mesi e passa, è arrivata via posta, accompagnata dalla carta di identità americana che avevamo richiesto nello stesso ufficio. Controllo i due documenti per verificare che tutti i dati siano stati inseriti correttamente e noto che entrambi scadranno nel giugno del 2014. Rimango piuttosto perplessa...  Mi chiedo come sia possibile ch

American party vs Festa italiana

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Reduci da un weekend festaiolo prenatalizio, che ci ha visti passare da un party tutto americano, organizzato da americani per americani, in cui noi tre facevamo la parte degli stranieri, ad una festa tutta italiana, organizzata da italiani per italiani espatriati, in cui noi facevamo la parte dei padovani in mezzo ad una folla di lombardi, mi sento pronta a parlarvi del confronto...  American Party Siamo a casa dei padroni della nostra Maison Jaune sabato pomeriggio alle 5.30 pm. Loro ve li ricordate no? Sono una coppia omosessuale di cinquantenni, con al seguito un cagnone che adorano e un figlio trentenne, ormai padre a sua volta di una dolcissima e simpatica bimbetta. Per descrivere l'atmosfera della festa, dico questo: pareva di essere finiti sul set di un film di Woody Allen! I personaggi presenti: L'Infermiera cinquantenne stralunata, vestita anni Trenta, che parla velocissima e più beve e più le vengono in mente delle battute e dei discorsi al limite dell'as

Il magico albero di origami

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Siamo di fronte al City Hall di San Francisco, un edificio imponente che si erge nel centro civico. Ci capitiamo per caso questa settimana in una delle nostre peregrinazioni mattutine. Non ho mai visitato l'interno, nemmeno quando arrivai da turista in città nel 2010.  Una volta varcata la soglia, ci troviamo davanti due guardie che controllano il contenuto di ogni borsa prima di farci passare sotto al metal detector : i pannolini di Teg non fanno suonare l'allarme, salvi! Procediamo dunque a passo lieve all'interno del palazzo, che è veramente enorme.  Mi sento una formichina in esplorazione con il naso perennemente all'insù...  La sala  centrale è di un bianco abbagliante e non sembra avere niente da invidiare agli interni maestosi di alcuni palazzi storici della nostra penisola. Tutto è molto scenografico e teatrale. Tuttavia, la perfezione intatta di ogni dettaglio rivela che non si tratta di un palazzo storico ma piuttosto di un'imitazione, cosa piutto

Un mese di TE...G!

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Lo scorso 5 novembre alle 10.57 di mattina è nato Tegolina.  Già, è passato un mese da quel giorno, e sinceramente, ancora non mi pare vero di avere un bambino per casa!  Questo primo mese insieme è letteralmente volato, ed è stato pieno di tante cose: ci sono stati numerosi momenti di estatica meraviglia nei confronti di questo fagottino ciccioso appena entrato nel mio mondo; ci sono state tante piacevoli scoperte fatte insieme a lui e grazie a lui; ci sono stati momenti magici nella loro semplicità, che resteranno per sempre impressi nel mio cuore e nella mia anima.  Stiamo imparando a conoscerci, osservandoci a vicenda, silenziosamente. Ci avviciniamo, ci annusiamo, ci sentiamo, e in questo particolare contatto, non posso fare a meno di notare il calore dei nostri corpi che si incontra.  Diventare mamma è quanto di più incredibile possa accadere ad una donna: ci si sente capaci di dare vita ad un altro essere vivente, ed è qualcosa di meraviglioso...  Con la nascita di Teg