Dal baby registry di Teg #2

La bambina etiope e il leone protettivo 

C'era una volta un leone che viveva in una delle foreste a sud ovest di Addis Abeba in Etiopia. Un giorno, mentre stava attraversando una di quelle strade di terra rossa che segnano il paesaggio, sentì il pianto di una bambina. Incapace di restare indifferente a quella voce, il leone seguito da due suoi fedeli compagni si diresse verso il punto dal quale proveniva il suono. Quando raggiunse la bambina, si trovò davanti una piccola etiope dagli zigomi alti, gli occhi scuri, separati da un naso dai tratti delicati, che era tenuta prigioniera da tempo da un gruppo di uomini. I tre leoni si avvicinarono alla bambina, riuscendo così ad allontanare gli uomini che l'avevano rapita. La piccola etiope, che temeva che i leoni volessero sbranarla, rimase immobile. Le sembrava tuttavia che fossero più che altro intenzionati a proteggerla: se ne stavano fermi, attorno a lei, e uno in particolare la guardava, con uno sguardo quasi affettuoso... Solo quando la polizia la rintracciò, i leoni se ne andarono, ritornando sulla loro strada...   

Pare che questa vicenda dai tratti fiabeschi sia veramente accaduta nel giugno del 2005 (qui se vi interessa leggere l'articolo della BBC). 
Ma immagino che ora vi starete chiedendo come mai io sia così interessata all'Etiopia e ai leoni etiopi, visto che oggi avrei dovuto parlarvi di nuovo del Baby Registry di Tegolina. 
Beh, un senso in tutto questo c'è, sappiatelo... e adesso vado a spiegarvelo.

Il leone che vedete qui a fianco è arrivato qualche giorno fa alla Maison Jaune tramite Amazon. 
Trattasi di un accappatoio per Teg, che qui sotto vedete indossato da un bimbetto sconosciuto ma assai tenerino a vedersi! 
Questo bellissimo regalo ci è stato fatto da una coppia di amici che in questo momento è particolarmente legata all'Etiopia. 
Lorenza è partita proprio qualche settimana fa per questa avventura che la vede protagonista nel cuore dell'Africa. 
Quando riesce a connettersi, ci manda sue notizie via mail e, attraverso le sue parole, possiamo ricostruire immagini di luoghi non ancora visti, che parlano di esperienze che davvero sembrano appartenere ad un altro mondo... 
Leggiamo di uomini e bestie che convivono all'interno delle tende, di polvere e di sole, di mercati affollati attraverso i quali è difficile se non impossibile passare, di fuochi accesi alla sera e di riti impossibili da immaginare altrimenti, di visite agli ospedali che lasciano scioccati gli occhi occidentali. 

E proprio oggi ho scoperto che il leone è simbolo della terra etiope, sin dall'epoca medievale! 
Mi piace quindi pensare che tra le cose di Tegolina, ci sia anche un riferimento all'Etiopia: sarà per me e chissà, magari anche per lui, il ricordo di un'esperienza di vita che si intreccia alla nostra e che è in corso proprio nel tempo che precede l'arrivo del nostro piccolino.

Grazie quindi Lorenza e grazie Diego!

 


Commenti

Sempre Mamma ha detto…
Sarà bellissima tegolina avvolta dal leoncino...
elle ha detto…
Infatti m'è venuto in mente Bob Marley e i rastafari...chissà magari Teg nascerà col reggae nel sangue? ;)
Bellissimo l'accappatoio ripieno comunque...non te lo immagini già col TUO ripieno? :D
Luciano ha detto…
Che emozione! E Tegolina se n'è accorto?
Mia figlia quando andavamo a sceglierle i vestitini, prima che nascesse, capiva in qualche modo che si trattava di qualcosa per lei e scalciava
Sabina ha detto…
BellissimO! Tegolina è un maschietto! =)
Sabina ha detto…
Brava Elle... ma quante ne sai?!
Adesso mi sono immaginata Teg coi capelli rasta nel suo bell'accappatoio da leone... ah ah ah, che bella immagine! =)
Sabina ha detto…
Ma dai!
Teg forse se n'è anche accorto ma siccome scalcia sempre e comunque, faccio un po' fatica a capire quando si tratta di una mossa di compiacimento per il regalo ricevuto! ;)

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