Tingi una giornata d'azzurro
Ho sempre sognato di vivere in una città sul mare, forse perchè ho la Puglia nel cuore o forse perchè mi fa sempre uno strano effetto l'acqua:
la potrei guardare per ore. Rimango rapita da ogni onda che mi sembra diversa da quella precedente.
E nella contemplazione estatica di quell'immenso moto perpetuo, che rallenta o accelera a seconda degli eventi, potrei davvero perdermi.
Nel weekend abbiamo fatto una bella biciclettata/corsa (biciclettata per me, corsa per il marito) di 30 km e ci siamo gustati San Francisco in una splendida giornata di sole in cui le tonalità dell'azzurro, tra cielo e oceano, sembravano davvero non voler finire mai.
Ho anche scoperto un nuovo punto da cui osservare la città e, ancora una volta, sono rimasta sorpresa da sì tanta meraviglia.
Vista dal mare sembra ancora più bella...
Non sono stata nemmeno l'unica a fare questo pensiero visto che ad un certo punto mi sono trovata davanti questo simpaticone che vedete qui sotto. Penso che come me - e insieme a me - si stesse godendo questo panorama mozzafiato.
L'idea di avere la possibilità di godersi il profumo dell'oceano e la forza del vento sulla faccia nel caldo sole californiano, mi piace tanto.
Penso che spesso accada che coloro che vivono in una città sul mare finiscano con il dare quasi per scontato che il mare sia lì davanti ai loro occhi.
In qualche modo sentono che fa parte di loro, della loro vita e ogni volta che lo osservano, capitandoci magari per caso sulla spiaggia o sul lungomare, sentono che non potrebbero farne a meno e che la città, senza quel mare, non sarebbe la stessa. Così per lo meno dice mia cugina quando parla del suo mare barese. Ho sempre un po' invidiato questa possibilità, di avere il mare in città, a pochi passi da casa e quando stavo a Padova pensavo che, per essere davvero una città perfetta, avrebbe dovuto avere il mare. E pensavo anche che se mai avessi vissuto in una città sul mare, ci sarei andata spesso. Invece ora che sono qui a San Francisco riesco ad andarci solo ogni tanto, ma quando succede, ne sento tutta la potenza sulla pelle e poi mi chiedo come ho fatto a starci lontano per così tanti giorni.
Tra l'altro, se ci si allontana un po' dalle strade più trafficate, ci si ritrova dentro ad una visione da documentario, magari con una comunità di gabbiani che sghignazzano sulla baia mentre tu li stai ad osservare.
Alla prossima,
Sabina
la potrei guardare per ore. Rimango rapita da ogni onda che mi sembra diversa da quella precedente.
E nella contemplazione estatica di quell'immenso moto perpetuo, che rallenta o accelera a seconda degli eventi, potrei davvero perdermi.
Nel weekend abbiamo fatto una bella biciclettata/corsa (biciclettata per me, corsa per il marito) di 30 km e ci siamo gustati San Francisco in una splendida giornata di sole in cui le tonalità dell'azzurro, tra cielo e oceano, sembravano davvero non voler finire mai.
Ho anche scoperto un nuovo punto da cui osservare la città e, ancora una volta, sono rimasta sorpresa da sì tanta meraviglia.
Vista dal mare sembra ancora più bella...
Non sono stata nemmeno l'unica a fare questo pensiero visto che ad un certo punto mi sono trovata davanti questo simpaticone che vedete qui sotto. Penso che come me - e insieme a me - si stesse godendo questo panorama mozzafiato.
L'idea di avere la possibilità di godersi il profumo dell'oceano e la forza del vento sulla faccia nel caldo sole californiano, mi piace tanto.
Penso che spesso accada che coloro che vivono in una città sul mare finiscano con il dare quasi per scontato che il mare sia lì davanti ai loro occhi.
In qualche modo sentono che fa parte di loro, della loro vita e ogni volta che lo osservano, capitandoci magari per caso sulla spiaggia o sul lungomare, sentono che non potrebbero farne a meno e che la città, senza quel mare, non sarebbe la stessa. Così per lo meno dice mia cugina quando parla del suo mare barese. Ho sempre un po' invidiato questa possibilità, di avere il mare in città, a pochi passi da casa e quando stavo a Padova pensavo che, per essere davvero una città perfetta, avrebbe dovuto avere il mare. E pensavo anche che se mai avessi vissuto in una città sul mare, ci sarei andata spesso. Invece ora che sono qui a San Francisco riesco ad andarci solo ogni tanto, ma quando succede, ne sento tutta la potenza sulla pelle e poi mi chiedo come ho fatto a starci lontano per così tanti giorni.
Tra l'altro, se ci si allontana un po' dalle strade più trafficate, ci si ritrova dentro ad una visione da documentario, magari con una comunità di gabbiani che sghignazzano sulla baia mentre tu li stai ad osservare.
Sabina
Commenti
ciao ciao. Ila
L'oceano poi ha una potenza direi quasi sovrannaturale nell'entrarti dentro.
Le foto di questa giornata sono un regalo per me e le guardo e riguardo immaginando di essere
lì. I gabbiani rumorosi aiutano nel coinvolgimento e per qualche attimo rapita sono lì ad accarezzare le onde con lo sguardo, a respirare il profumo, a sorridere dando un significato ai richiami dei volatili Certo nel blu dipinto di blu: nessun titolo poteva andare meglio....ricordando una delle canzoni preferite da piccolini!