Ma che simpatici questi americani!

Quando il gioco si fa duro, gli italiani non si tirano mai, dico MAI, indietro. 
Questa è la storia che vi racconto oggi.
Ieri abbiamo trovato lui.
Era stato abilmente piazzato sulla porta di casa nostra, il maledetto. 
E ha fatto fare un colpo prima al marito che, tornato da lavoro, se l'è trovato davanti, e poi a me che, dopo essermi giustamente dimenticata di quello che mi aveva detto il marito, rientrando a casa oggi, me lo sono ritrovata davanti, e ho fatto un colpo pure io
Due vittime in due giorni quindi.
Ve lo dico: è proprio brutto. Innanzitutto ha il pelo irsuto, che pare proprio vero. 
In secondo luogo, ha denti aguzzi e pure sporgenti, che sembrano veri. 
E ha persino le unghiette, che pure quelle sembrano vere.
Ecco, ora la domanda nasce spontanea: "Chi cavolo è che ha pensato di farci questo simpatico scherzetto piazzando questo mostro sulla nostra porticina?" 
Un'idea ce l'ho. 
Ma ora aspetto che qualcuno si tradisca. 
Di sicuro gli indianini-buonini che ci regalano il buon vino non possono essere di certo stati (guardate qui se non vi ricordate la storia del buon vino!). 
Non rimangono molte altre alternative valide. 
Aspetto quindi che i carissimi - e soprattutto simpaticissimi - padroni di casa dichiarino ufficialmente la loro colpevolezza. 
Nel frattempo però, siccome gli italiani non se la sentono proprio di rimanere inermi di fronte a sì tanto spirito goliardico, abbiamo pensato alla contromossa. 
Ora vediamo che succede.
Alla prossima,
Sabina   

Commenti

Rosanna ha detto…
Ma anche i padroni di casa via hanno regalato il vino, no?! Qui necessitano ulteriori indagini, del tipo, chiedere agli inianini-buonini se sono stati loro o ai padroni di casa e come mai!
Marica ha detto…
ma che paura!!!!
ero Lucy ha detto…
Io schiattavo O_o
Mel. ha detto…
che brutto!
ot. ho risposto alla tua email, hai letto? buone nuove per il tuo bimby :)

Post popolari in questo blog

Il Bimby: avventura semiseria di un robot errante

5 spiagge belle nei pressi di Los Angeles

Bicicletta a San Francisco