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Visualizzazione dei post da 2013

Teg va a yoga!

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Come un buon sanfranciscano che si rispetti, Tegolina ha cominciato a fare yoga oggi. Se n'è andato alla prima lezione nel suo passeggino, accompagnato da mamma e papà in una bella giornata di sole, che pareva primavera.  Si comincia presto qui a praticare lo yoga: è proprio una filosofia di vita che rappresenta, per molti locali, l'appuntamento fisso settimanale, a tutte le età! (ve ne parlavo qui , ricordate?).  E Teg, che già aveva vissuto questa esperienza per mesi dentro alla pancia della sua mamma ai tempi del corso prenatale , non vedeva l'ora di conoscere la maestra Jane e sgranchirsi le gambe sperimentando alcune posizioni nuove.  E fu così che passammo al corso successivo del mattino, quello che segue il corso prenatale delle donne panzone. Al corso di yoga post natale vanno mamme e bambini dai 2 mesi in su; ed eccoci quindi anche noi, puntualissimi nelle nostre 8 settimane di vita.  Fa un certo effetto vedere uscire le panzone ed entrare noi, in quella ste

Il panettone non ci basta!

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Se nel periodo delle feste vi trovaste casualmente in America, potreste essere fortunati e rintracciare in qualche negozio un panettone di tradizione italiana ma prodotto negli States. In questo caso, potrebbe anche capitarvi di trovare scritte sulla scatola del panettone le istruzioni per l'uso di quest'ultimo, accompagnate da una serie di immagini assai esplicative. 1. Tira fuori dalla scatola di cartone e dalla busta in plastica il panettone (e che non ti venga in mente di metterlo in micronde così com'è, come tanti prodotti che si vendono pronti per essere infornati, con l'involucro e tutto!) e sistema il panettone su una superficie adatta al taglio;  2. rimuovi la carta attorno; 3. taglia a fette il panettone dall'alto verso il basso (sia mai che tu possa anche solo pensare di fare il contrario!). Servi, e goditelo!; 4. conserva il rimanente (se dovesse davvero avanzare qualcosa) in un contenitore sigillato da sistemare in un luogo fresco e secco. 

Auguri!

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Tanti auguri di Buon Natale direttamente da San Francisco,  la città che ti sorprende sempre! Alla prossima, Sabina

E così è arrivato il Natale anche qui

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La Maison Jaune , tutto d'un botto, ha ripreso la sua consueta veste natalizia! L'anno scorso avevamo dovuto aspettare la vigilia per vedere gli spazi comuni vestiti a festa... quest'anno invece, visto che i padroni di casa avevano in programma una migrazione invernale in quel di Buffalo, si sono dati da fare questa settimana e, in quattro e quattr'otto, hanno imbastito il setting natalizio.  L'ingresso purista di cui vi parlavo qui in occasione di Halloween si è trasformato quindi in un ammasso informe di dettagli, tutti a tema natalizio: sotto e sopra al mobile centrale, una sfilza di stelle di Natale; non mancano le pigne giganti recuperate chissà dove e, al centro della composizione, un bel Babbo Natale plasticone, pieno zeppo di brillantini che offre sicuramente il tocco di classe. Ah, new entry rispetto allo scorso anno: il rampicante ad inquadrare la scena.  Se pensate che tutto questo sia estremamente kitsch... beh, mi trovate perfettamente d'acco

L'(in)efficienza americana

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Ora, non so voi, ma quando ancora vivevo in Italia, vedevo l'America come il luogo dell'efficienza: nella mia mente, tutto lì funzionava alla perfezione e avrei detto facilmente "Altro che in Italia!". Sappiate che un altro mito americano che ho sfatato da quando vivo qui in California è proprio questo. Ve lo dico a chiare lettere: L'EFFICIENZA AMERICANA NON ESISTE!  Un esempio tra tanti... la patente.  Giusto un esempio Ricordate che ancora quando Tegolina se ne stava nella mia pancia abbiamo affrontato insieme l' esame teorico e quello pratico per ottenere la patente californiana?  Beh, oggi finalmente, dopo due mesi e passa, è arrivata via posta, accompagnata dalla carta di identità americana che avevamo richiesto nello stesso ufficio. Controllo i due documenti per verificare che tutti i dati siano stati inseriti correttamente e noto che entrambi scadranno nel giugno del 2014. Rimango piuttosto perplessa...  Mi chiedo come sia possibile ch

American party vs Festa italiana

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Reduci da un weekend festaiolo prenatalizio, che ci ha visti passare da un party tutto americano, organizzato da americani per americani, in cui noi tre facevamo la parte degli stranieri, ad una festa tutta italiana, organizzata da italiani per italiani espatriati, in cui noi facevamo la parte dei padovani in mezzo ad una folla di lombardi, mi sento pronta a parlarvi del confronto...  American Party Siamo a casa dei padroni della nostra Maison Jaune sabato pomeriggio alle 5.30 pm. Loro ve li ricordate no? Sono una coppia omosessuale di cinquantenni, con al seguito un cagnone che adorano e un figlio trentenne, ormai padre a sua volta di una dolcissima e simpatica bimbetta. Per descrivere l'atmosfera della festa, dico questo: pareva di essere finiti sul set di un film di Woody Allen! I personaggi presenti: L'Infermiera cinquantenne stralunata, vestita anni Trenta, che parla velocissima e più beve e più le vengono in mente delle battute e dei discorsi al limite dell'as

Il magico albero di origami

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Siamo di fronte al City Hall di San Francisco, un edificio imponente che si erge nel centro civico. Ci capitiamo per caso questa settimana in una delle nostre peregrinazioni mattutine. Non ho mai visitato l'interno, nemmeno quando arrivai da turista in città nel 2010.  Una volta varcata la soglia, ci troviamo davanti due guardie che controllano il contenuto di ogni borsa prima di farci passare sotto al metal detector : i pannolini di Teg non fanno suonare l'allarme, salvi! Procediamo dunque a passo lieve all'interno del palazzo, che è veramente enorme.  Mi sento una formichina in esplorazione con il naso perennemente all'insù...  La sala  centrale è di un bianco abbagliante e non sembra avere niente da invidiare agli interni maestosi di alcuni palazzi storici della nostra penisola. Tutto è molto scenografico e teatrale. Tuttavia, la perfezione intatta di ogni dettaglio rivela che non si tratta di un palazzo storico ma piuttosto di un'imitazione, cosa piutto

Un mese di TE...G!

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Lo scorso 5 novembre alle 10.57 di mattina è nato Tegolina.  Già, è passato un mese da quel giorno, e sinceramente, ancora non mi pare vero di avere un bambino per casa!  Questo primo mese insieme è letteralmente volato, ed è stato pieno di tante cose: ci sono stati numerosi momenti di estatica meraviglia nei confronti di questo fagottino ciccioso appena entrato nel mio mondo; ci sono state tante piacevoli scoperte fatte insieme a lui e grazie a lui; ci sono stati momenti magici nella loro semplicità, che resteranno per sempre impressi nel mio cuore e nella mia anima.  Stiamo imparando a conoscerci, osservandoci a vicenda, silenziosamente. Ci avviciniamo, ci annusiamo, ci sentiamo, e in questo particolare contatto, non posso fare a meno di notare il calore dei nostri corpi che si incontra.  Diventare mamma è quanto di più incredibile possa accadere ad una donna: ci si sente capaci di dare vita ad un altro essere vivente, ed è qualcosa di meraviglioso...  Con la nascita di Teg

Ritrovamenti preziosi

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Qui in America funziona così: se non ti serve più qualcosa, lo abbandoni sul marciapiede pensando possa servire a qualcun altro. A volte, su questi oggetti abbandonati per strada, ci puoi trovare un cartello con scritto FREE, giusto per rendere chiaro che si tratta di qualcosa che è disposizione di chiunque sia interessato. Ma il più delle volte non serve nemmeno un cartello: riconosci questi oggetti perchè vengono lasciati appositamente sulla scala esterna di una casa, all'angolo di una strada o sopra allo steccato che circonda un'aiuola.  L 'idea di lasciare al prossimo ciò che per noi non è più utile non mi dispiace affatto, ma all'inizio non mi sentivo proprio a mio agio nelle vesti dell'accattona: mi faceva sempre un certo che portarmi a casa ciò che trovavo in giro e di cui non conoscevo la storia pregressa. Tuttavia, dopo essermi munita di disinfettanti di ogni genere e salviettine ammazza-batteri da utilizzare ogni qualvolta un oggetto usato fa il suo ing

Il regalo dello zio Barack

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Il presidente Obama in persona ha fatto a Tegolina un fantastico regalo, che è arrivato alla Maison Jaune circa un mesetto fa!  Con l' Affordable Care Act , diventato legge nel 2010, il governo americano ha iniziato una vera e propria sponsorizzazione dell'allattamento al seno. Questo perchè, almeno così me la sono spiegata io, qui in America molte mamme tornano prestissimo al lavoro (anche un paio di mesi dopo il parto) e spesso optano per il latte in polvere per questioni di comodità sebbene tutti gli studi più recenti confermino i benefici del latte materno per il neonato.  Questa legge in pratica ha fatto sì che molte delle assicurazioni mediche fossero coinvolte, a partire dal 1 agosto 2012, nella copertura delle spese relative a qualunque tipo di supporto per l'allattamento e all'acquisto di strumenti funzionali ad esso, tipo il tiralatte.  Ecco quindi che anche noi ci siamo guadagnati un tiralatte elettronico gratuito!  Com'è andata? Abbiamo s

La Cheesecake Factory e il primo brunch con Tegolina

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All'ottavo piano di uno dei tanti grattacieli che circondano Union Square, e per essere più precisi in quello che ospita Macy's , si trova la Cheesecake Factory . Siamo proprio nel cuore pulsante della città ! Questo ristorante, che fa parte di una catena che ha vari locali in tutta l'America, ha una cucina tipicamente americana e una particolare specializzazione nella preparazione di cheesecakes , ed è proprio qui che oggi abbiamo gustato il nostro primo brunch con Tegolina. Lui se n'è stato buono buono nell'ovetto nel mentre che noi gustavamo le nostre pietanze. Degno di nota, com'è ovvio, l' original cheesecake , specialità della casa: una fetta da 8$ accompagnata da un ciuffo di deliziosa panna montata... valeva tutto il brunch , davvero! Mi piace molto questo posto e ci sono tornata più che volentieri per la seconda volta: la vista sulla piazza centrale di San Francisco è un bello spettacolo da ammirare dall'alto! Union Square Union Square

Dettagli che fanno la differenza

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Non vi ho raccontato gran che del travaglio e del parto: preferisco evitare il terrorismo psicologico per chi ancora ci deve passare! Ma ci tengo davvero a ribadire una cosa: il dolore, che era ciò che più mi spaventava prima di passarci attraverso, mi appare adesso come l'unico dolore al mondo ad avere una ricompensa finale di felicità talmente alta da farmi dire che vale la pena di essere vissuto, tutto!   Detto questo, ci tengo più che altro a raccontarvi che cosa mi ha colpito dell'ambiente ospedaliero americano nel quale ho vissuto per 6 giorni. Vi raccontavo qui delle stanze dell'ospedale per il travaglio e il parto e posso confermare: tutto era esattamente come mi aspettavo. Per la degenza post partum avevo una camera singola dotata di bagno con doccia e accanto al mio letto c'era una poltrona-letto che ha ospitato il marito di notte. Tegolina naturalmente dormiva nel suo lettino nella stessa stanza e qualche volta è anche magicamente finito nel lettone di

Una famiglia expat a San Francisco

Oggi mi trovate qui... http://mommyplanner.blogspot.com/2013/11/una-famiglia-expat-san-francisco-casa.html Grazie Alessandra! Alla prossima

L'annuncio

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E finalmente, Tegolina è arrivato!  Martedì 5 novembre 2013 alle ore 10:57 di mattina, eccolo giunto ad allietare la vita di mamma e papà che ora, a cinque giorni di distanza, ancora lo guardano con grande devozione.  Il pupo dimostra di avere ben poco a che fare con una tegolina vera e propria, lunga e sottile, quale ci si aspettava che fosse: alla nascita pesava infatti 5.3 kg, ed era lungo 57 cm! Questi sono i numeri di Teg - The Big Guy , come lo hanno soprannominato subito in ospedale! Tant'è che ora, i nuovi nomignoli si sprecano... I primi giorni di Chubby Cheeks sono trascorsi quindi in ospedale con mamma e papà e alle prese con la lunga fila di infermiere che si formava fuori dalla porta della stanza 508, tutte estremamente curiose di vedere il neonato gigante nato dopo 36 ore di travaglio.  Da ieri siamo tutti a casa e Teg sta cominciando a familiarizzare con la sua stanza nella Maison Jaune .  Le ore di sonno variano ma non si sta andando mai oltre le tre, e

Halloween alla Maison Jaune

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Se Tegolina avesse deciso di nascere oggi, avrebbe potuto sfoggiare la sua tenuta da Halloween e sfilare per le vie di San Francisco giocando a dolcetto o scherzetto.  E sicuramente sarebbe stato proprio elegante con uno dei suoi nuovi bodies che ci ha dato Elena qualche tempo fa.  Vediamo la versione cravattata. Segue la versione papillon a manica corta, che oggi, con questo bel sole e 21° di temperatura, sarebbe stata davvero perfetta! E poteva mancare un tocco di arancione? Certo che no! Ed ecco la felpa. Tutte queste belle cosine le ha cucite proprio Elena che oltre a dedicarsi all'organizzazione di super mega feste a tema che hanno sempre un grande successo, sta facendo anche tutto il possibile per conquistarsi il cuore di Tegolina! =) Dunque Teg, com'è che non sei ancora nato?  Non sei ancora del tutto convinto? La Maison Jaune sarebbe anche stata pronta ad accoglierti...  Niente macabri dettagli che l'anno scorso ci avevano fatto rabbrividi

Nove mesi fa

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Quasi del tutto indifferenti agli influssi della luna, abbiamo superato incolumi la data prevista per la nascita di Tegolina: 27 ottobre 2013. Evidentemente a Teg non piaceva troppo questo giorno e non gli do nemmeno tutti i torti visti la nebbia e il vento che hanno investito San Francisco in una domenica che aveva decisamente un sapore tristemente autunnale! Adesso non ci resta che attendere pazienti... e fortuna che sono una persona paziente!  Pensavo oggi a quanto in fretta mi sembra siano passati questi nove mesi di gravidanza. Eravamo in Baja California Sur nove mesi fa per visitare questi luoghi incredibili, ancora non toccati dal turismo di massa. Eravamo lì a goderci il magnifico spettacolo che vede protagoniste le balene grigie che nei mesi invernali giungono nelle calde acque messicane per riprodursi e, un anno dopo, per partorire i loro cuccioli e istruirli alla vita del mare.  Ho trovato emozionante e commuovente quella visione dei dorsi vicini di mamma e picco